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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

De Rosa: "Attenzione ai camorristi che saranno liberi". E poi attacca i professionisti dell'Antimafia

Il sindaco sotto scorta si confessa: "Volevano farmi apparire la persona che non sono". Sui Casalesi: "Esiste ancora una radice con un piccolo cervello che vuole dire qualcosa...". Ed annuncia: "Mi ricandiderò alle prossime elezioni amministrative".

E’ stato vittima di due intimidazioni. In tanti avrebbero gettato la spugna ma lui ha deciso di andare avanti e di continuare a sognare una Casapesenna migliore. La ‘penna’ di CasertaNews questa volta si ferma in una terra che dovrebbe essere famosa per il vino asprinio, la mela annurca o la mozzarella di bufala ma che invece è finita, troppe volte, alla ribalta per essere la città che ha accolto per anni il boss Michele Zagaria.

A Casapesenna ora si respira un’aria di rinnovamento anche grazie al sindaco Marcello De Rosa ma non è tutto oro ciò che luccica. Il primo cittadino è preoccupato per quanto potrà accadere in futuro e tiene alta l’attenzione sulla camorra lanciando anche messaggi importanti allo Stato e all’Antimafia di ‘facciata’: “E’ quasi superfluo dire che la mia vita è cambiata nel novembre 2014, dopo le elezioni. Quando sono rimasto vittima, con mia moglie e le mie due bambini, di un sequestro di persona ho veramente riflettuto tanto. Sentivo rancore in me stesso perché avevo messo in pericolo anche la vita della mia famiglia ma era forte in me la voglia di riscatto e di urlare al mondo che la camorra da Casapesenna doveva scappare. L’ultimo episodio che ha ‘colpito’ mio fratello mi ha toccato ancora di più, lasciando un vuoto veramente difficile da superare. Ma sto provando ad andare avanti per dimostrare alla comunità che serve combattere contro la criminalità organizzata. La mia famiglia è stata colpita soprattutto nell’orgoglio: un danno psicologico impossibile da cancellare. Nonostante tutto questo però ho ritrovato dall’altra parte professionisti di una Antimafia di ‘facciata’ che non hanno di certo fatto bella figura”.

Sindaco De Rosa, vada nel dettaglio. A cosa si riferisce? “Praticamente dopo essere stato dichiarato testimone di giustizia e dopo l’assegnazione da parte dello Stato della scorta alcuni professionisti dell’Antimafia hanno provato a creare un’immagine diversa della città che guido come sindaco ma anche e soprattutto del sottoscritto. Volevano farmi apparire la persona che non sono. La cosa che mi ha colpito di più è stata l’impronta di alcune associazioni che hanno manifestato solidarietà a componenti, anche abbastanza chiacchierati, delle loro associazioni sventolando a destra e manca la bandiera della legalità mentre nel mio caso hanno deciso di restare in silenzio. E questo non va per niente bene: bisogna praticare la legalità a 360 gradi perché non esiste una Antimafia di Serie A e una di Serie B. Questo però mi ha fatto capire una cosa: o ti leghi a certi sistemi associativi oppure sei considerato alla strenua di un nemico”.

La camorra a Casapesenna, e in generale nell’Agro Aversano, sta rialzando la testa? “Lo Stato con le forze dell’ordine sta facendo un lavoro eccezionale ma non bisogna mai abbassare la guardia. Non commettiamo mai l’errore di pensare che la camorra sia completamente vinta. Ci sono ancora delle radici da estirpare anche nella nostra Casapesenna. Quando in corteo fu detto che ‘Qui la camorra ha perso’ in tanti, forse troppi, manifestarono una rabbia che dimostrò la presenza del clan sul territorio. Esiste ancora una radice con un piccolo cervello che vuole dire ancora qualcosa e se non stiamo attenti rischiamo di far ritornare, anche a Casapesenna, un sistema che stiamo combattendo da anni. Esiste una mentalità camorristica che bisogna vincere: tra pochi mesi alcuni camorristi lasceranno il carcere e bisogna subito far sentire forte la presenza dello Stato. Dobbiamo lavorare per il riscatto del territorio anche creando nuovi posti di lavoro. La camorra prova a riempire dei vuoti e noi non possiamo permetterlo. Ci sono amministrazioni comunali giovani che hanno smantellato la vecchia classe politica fatta di silenzio e di omertà. Oggi siamo tutti coesi contro la criminalità, non spegniamo mai i riflettori”.

Una lotta alla camorra che continuerà anche nel futuro? “Sì, perché voglio portare avanti la mia idea di una Casapesenna che sappia dimostrare di essere terra fertile e vincente. Nel 2019 mi ricandiderò alle amministrative per provare a portare a termine i progetti che abbiamo realizzato come amministrazione. Abbiamo centrato risultati importanti come l’isola ecologica più grande dell’Agro Aversano, nata su un’area di 5mila metri quadrati confiscata alla camorra; stiamo portando avanti la differenziata con percentuali molto alte (63%); e ora inizieremo a lavorare sul sistema fognario per oltre 3,5 milioni di euro. E quindi si lavorerà su Pip, Puc e Parco della Legalità: il Piano degli Insediamenti Produttivi ha già dato ottimi riscontri visto che sono stati venduti 14 lotti su 20 mentre per il Puc siamo ai dettagli e presto ultimeremo tutto l’iter, mentre per il Parco della Legalità stiamo trovando fondi per completarlo. Insomma tanti successi e motivi di soddisfazione ma non siamo ancora contenti: Casapesenna deve diventare un gioiello per l’Agro e la provincia di Caserta”.

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