Sindaco bruciato vivo, testimoni in aula nel processo all'ingegnere
Al via l'appello per l'omicidio di Giovanni Piscitelli: disposta la rinnovazione dell'istruttoria
Al via il processo d'Appello per l'omicidio di Giovanni Piscitelli, l'ex sindaco di Cervino ucciso nel 2008. Per il delitto unico imputato è Pietro Esposito Acanfora, ingegnere e responsabile dell'ufficio tecnico assolto in primo grado nel dicembre del 2012 in seguito al processo celebrato con rito abbreviato.
Stamattina, dinanzi alla Corte d'Assise d'Appello di Napoli, si è celebrata la prima udienza del processo di secondo grado. I giudici, dopo aver studiato il fascicolo, hanno disposto la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale e stilato una lista di testimoni da ascoltare in aula. Elenco che adesso è al vaglio degli avvocati difensori di Acanfora, Carlo De Stavola e Rocco Trombetti, e delle parti civili, rappresentate da Renato Jappelli, Carlo Madonna, Giovanni De Raffaele Carfora e Giovanni De Lucia, che potrebbero chiedere un'integrazione. Il processo è stato rinviato alla fine di giugno.
Il 28 febbraio del 2008 Piscitelli, fu ritrovato in località Durazzano, a qualche metro di distanza dalla propria vettura data alle fiamme. L'allora primo cittadino era riuscito a scendere dal veicolo per tentare di porsi in salvo, ma le ustioni non gli diedero scampo. Venne trovato bruciato dalle gambe in su.
Quello di Piscitelli è un caso senza colpevoli. Si spera di scoprire qualche elemento in più nel processo in Appello a Napoli dove con 'la nuova legge Orlando' potranno essere risentite le fonti dichiaranti, di fatto mai ascoltate in un'aula di tribunale.