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Cronaca Villa Literno

Inchiesta per truffa e corruzione: fissata l'udienza per 2 sindaci ed altri 20 indagati

A fine luglio davanti al gup Tamburrino ed Esposito su richiesta della Procura

E’ stata fissata a fine luglio l’udienza preliminare a carico dei sindaci di Villa Literno e Lusciano rimasti coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord insieme ad altre 20 persone. Davanti al giudice per le udienze preliminari Maria Gabriella Iagulli compariranno Nicola Tamburrino di Villa Literno (per il quale la Cassazione nei giorni scorsi ha disposto un nuovo riesame) e Nicola Esposito di Lusciano, indagato a piede libero. Con loro si ritroveranno davanti al giudice anche gli imprenditori Salvatore e Francesco Nicchiniello di Villa Literno, il dirigente Giuseppe D’Ausilio di Villa Lietrno, anche Nicola Grimaldi di Lusciano, Anastasia Russo di Casalnuovo, Eduardo Cotugno di Aversa, Gioacchino Gabriele di Lusciano, Luigi Santagata di Aversa, Antonio Buonanno di Sant’Antimo; Ettore Bruno di Aversa, Pasquale Migliaccio di Aversa, Antonio Onofrio di Faicchio, Vincenzo Sposito di Maddaloni; Marianna Vanacore, 39 anni di Casaluce; Vincenzo Vitone di Villa LIterno,  Angelo Aversano di Villa Literno, Vincenzo Sagliocchi di Villa Literno, Alfonso Bonavolontà 64 anni di Villa Literno; Amalia Pedana di Villa Literno. Le accuse, a vario titolo, vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche alla turbata libertà degli incanti, passando per la frode nell’esecuzione dei contratti, al falso in atto pubblico, alla concussione ed all’abuso d’ufficio. 

L’inchiesta scoppiò nel dicembre scorso quando fu tratto in arresto il sindaco, esponente Pd, di Villa Literno Nicola Tamburrino, insieme agli imprenditori Francesco e Salvatore Nicchiniello, padre e figlio di Villa Literno (entrambi ancora ai domiciliari) ed all’ex dirigente del Comune Giuseppe D’Ausilio, 37 anni di Villa Literno (anche lui ai domiciliari).

Le indagini dei carabinieri, secondo la Procura, hanno permesso di ricostruire l’accordo per la realizzazione di un centro ricettivo-turistico in via delle Dune a Villa Literno in cambio di soldi ed appoggio elettorale alle amministrative a favore di Tamburrino. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli Nord, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori, promesse di soldi al dirigente (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico a Villa Literno richiesto dalla società ‘CGN ‘intestata formalmente alla moglie di Franco Nicchiniello ma gestita, di fatto, da quest’ultimo insieme al figlio Salvatore.

Nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, le indagini si sono allargate anche al finanziamento della Regione Campania con fondi europei per la realizzazione dell’appalto di ‘Adeguamento e completamento della rete fognaria - 1 Stralcio funzionale del Comune di Lusciano’. Anche per questa tranche dell’inchiesta è stata chiesta la misura cautelare, respinta però dal gip, che, però, riconobbe “la gravità indiziaria con riferimento ai delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsi ideologici e falso materiale, turbative d’asta e frodi in pubbliche forniture, attribuiti a carico di amministratori, tecnici e degli imprenditori attinti dalla misura cautelare”. Con riguardo alla vicenda del Comune di Luciano, il provvedimento nei confronti dei Nicchiniello riguarda anche l’appalto fognario a carico del sindaco di Lusciano Nicola Esposito, dell’ex assessore del Comune Nicola Grimaldi, nonché a molti tecnici impegnati nella realizzazione dell’opera, quali il responsabile unico del procedimento, i direttori dei lavori, l’ispettore di cantiere, il collaudatore ed i supporti al Rup. 

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Stellato, Raffaele Costanzo, Giovanni Cantelli, Mario Griffo, Gabriele Piatto, Franco Liguori.

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