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Cronaca Casapesenna

Procura vuole la condanna di don Barone per violenza: "Sesso dietro minaccia"

Al via il processo d'Appello per l'ex sacerdote del Tempio. Si torna in aula tra due settimane

Al via il processo d'Appello a carico di Michele Barone, l'ex sacerdote del Tempio di Casapesenna accusato di aver provocato lesioni ai danni di una ragazzina di 14 anni di Maddaloni nel corso di pratiche esorcistiche medievali e di violenza sessuale nei confronti di altre due ragazze; dei genitori della 14enne e del dirigente di polizia Luigi Schettino, unico assolto in primo grado dai giudici di Santa Maria Capua Vetere.

Nel corso della prima udienza, celebrata dinanzi alla IV sezione d'Appello di Napoli si è assistito ad un mero rinvio per alcuni difetti di notifica alle difese degli imputati. Si torna in aula fra due settimane per superare l'impasse e dare inizio al processo d'Appello. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Maurizio Zuccaro, Carlo De Stavola, Carlo Taormina, Umberto Pappadia e Giuseppe Stellato. 

In primo grado Barone era stato condannato a 12 anni di reclusione solo per i maltrattamenti e le lesioni subite dalla ragazza mentre era stato assolto dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di altre due ragazze. Il padre e la madre della ragazza erano stati condannati a 4 anni e 5 mesi e 4 anni a testa mentre Schettino era stato assolto dalle accuse contestategli. 

Una sentenza che è stata appellata da tutte le parti, compresa Procura e parti civili, tra cui l'avvocato Rossella Calabritto, che hanno chiesto la revisione della sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e di condannare Barone anche per la violenza sessuale. I giudici di prime cure, infatti, pur riconoscendo che quei rapporti sessuali ci siano stati, non credono completamente alla versione fornita dalle vittime. La Procura, invece, insiste per la condanna. Secondo la tesi dell'accusa quei rapporti sarebbero avvenuti dietro la minaccia di possibili conseguenze negative per la ragazza. In questo modo ne avrebbe alterato la volontà costringendola a subire gli abusi. 

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