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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

L'ombra dei servizi segreti all'incontro tra Zagaria e l'ex capo del Dap

Interrogazione del senatore Giarrusso al ministro Bonafede: "C'era una terza persona". Spunta un 'papello' dietro le scarcerazioni dei mafiosi

L'incontro tra l'ex capo del Dap Francesco Basentini ed il boss dei Casalesi Michele Zagaria e l'ombra della presenza dei servizi segreti al colloquio. E' questo l'inquietante scenario delineato in un'interrogazione del senatore Mario Michele Giarrusso al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

L'incontro tra Zagaria e Basentini

Nel documento viene messo nero su bianco l'incontro in carcere tra tra il capoclan Michele Zagaria e l'ex capo del Dap Francesco Basentini, dimessosi dopo la bufera sulle scarcerazioni di 500 mafiosi dalle carceri tra cui Pasquale Zagaria, fratello proprio di Michele. Un incontro, riferisce Giarrusso, a cui avrebbe partecipato anche una terza persona mentre non vi avrebbero preso parte ufficiali del Gom (Gruppo operativo mobile), reparto della polizia penitenziaria alle strette dipendenze del Dap.

L'ombra dei servizi segreti

Giarrusso ha gettato inquietanti ombre sulla possibile presenza dei servizi segreti a quell'incontro. Agli atti del senato, infatti, risulta la presenza di una terza persona le cui generalità non sono state rese note e che potrebbe appartenere agli 007 nazionali. Il senatore ha sottolineato l'esistenza di un protocollo (il protocollo Farfalla) consistente "in un accordo segreto tra rami dei servizi segreti e l'amministrazione penitenziaria, volto a favorire rapporti diretti e riservati con mafiosi all'interno delle carceri", si legge nell'interrogazione. Chi è questa persona e per quale motivo ha partecipato al colloquio tra il boss dei Casalesi e l'ex capo del Dap Basentini? Questa una delle richieste al Guardasigilli.

Il "papello" prima delle scarcerazioni eccellenti

Il senatore siciliano in tale contesto ha parlato di un "papello" di 8 punti acquisito dai magistrati che stanno indagando sulle rivolte nelle carceri dei mesi scorsi. All'interno del documento, "redatto ai primi di marzo nel carcere di Salerno", ci sarebbero state alcune delle richieste dei rivoltosi, confluite poi nella circolare del 21 marzo con la quale sono stati scarcerati quasi 500 mafiosi, tra cui Pasquale Zagaria. Circolare, tra l'altro, non firmata da Basentini ma da un'altra funzionaria. Di qui la richiesta di chiarimenti a Bonafede su un'eventuale "trattativa tra il DAP e i detenuti rivoltosi al fine di far cessare le rivolte nelle carceri".

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