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Cronaca

La Finanza blocca carico di pellet contraffatto diretto nel casertano

Dodici persone denunciate per i reati di contraffazione e ricettazione

Tonnellate di pellet contraffatto dirette a Caserta, in 13 finiscono nei guai. Nel corso dei controlli al casello autostradale di “Venezia Est” le Fiamme Gialle hanno intercettato alcuni autoarticolati provenienti dall’Est Europa e diretti in varie regioni d’Italia (Calabria, Lazio, Puglia, Campania), con a bordo 118 tonnellate di pellet, di cui 94 riportanti indebitamente il marchio ENplus, comprovante l’alta qualità del prodotto, mentre 24 sono risultate prive delle informazioni in lingua italiana sulle caratteristiche del prodotto e sulle modalità d’impiego.

Dodici le persone coinvolte nel traffico internazionale del prodotto contraffatto, denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, per i reati di contraffazione e ricettazione; mentre per il carico privo di indicazioni in italiano il responsabile è stato segnalato alla Camera di Commercio di Treviso-Belluno per l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal Codice del consumo.

Ad insospettire la guardia di finanza della Compagnia di Treviso circa la genuinità dei carichi è stata la mancata indicazione, nelle lettere di vettura internazionale esibite dai conducenti, dei luoghi di destinazione o dei nomi delle imprese destinatarie del pellet, che poi si è accertato era destinato a essere venduto al dettaglio, in sacchetti da 15 kg, in provincia di Caserta, Napoli, Roma, Cosenza e Foggia.

Gli ulteriori approfondimenti, svolti con l’ausilio dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali, licenziataria del marchio ENplus per il territorio italiano, hanno permesso di verificare che il pellet era stato prodotto da società con sede in Croazia e Ucraina, non autorizzate all’utilizzo del marchio di certificazione di qualità; il prodotto sequestrato era quindi stato confezionato in buste, sulle quali erano stati poi apposti, da parte di distributori lituani, estoni, cechi e sloveni, codici identificativi di certificazione ENplus scaduti.

Il pellet, in base alle dichiarazioni dei conducenti di nazionalità croata e ucraina e alla documentazione di viaggio consegnata nel corso dei controlli, è entrato in Italia attraverso i valichi di confine delle province di Udine, Gorizia e Trieste, prima di essere bloccato dai finanzieri trevigiani.

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