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Cronaca

9 INDAGATI Maxi sequestro: ecco le accuse al notaio casertano

Avvisi di garanzia anche ai familiari dei due imprenditori

Sono complessivamente 9 le persone che sono state iscritte nel registro degli indagati al termine dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Marcianise relativamente alle famiglie Campomorto di Marcianise e Ferraiuolo di San Cipriano d’Aversa. Insieme agli imprenditori sono indagati anche diversi familiari e con loro anche il notaio di Caserta Giandomenico Musto, che proprio di recente è andato in pensione.

Quest’ultimo è accusato di concorso in intestazione fittizia di beni finalizzata ad eludere le procedure di riscossione coattiva delle imposte per la vicenda relativa alla famiglia Campomorto di Marcianise; e di trasferimento fraudolento di beni finalizzato ad eludere le misure di prevenzione antimafia per la famiglia Ferraiuolo. L’attenzione della Guardia di Finanza di Marcianise, guidata dal capitano Davide Giangiorgi, è stata attirata proprio dall’utilizzo di un sistema finanziario, di origine anglosassone, che avrebbe permesso ai due imprenditori di ‘evitare’ sequestri ai propri beni, tramite l’affidamento a società o fondi.

In realtà, dietro questa operazione, si celavano gli stessi familiari che poi riottenevano le proprietà con donazioni. Un’operazione illecita che, secondo gli inqurienti, sarebbe stata compiuta con “l’avallo consapevole” del notaio, che per questo è stato iscritto nel registro degli indagati.

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