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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Furbetti della targa straniera, sequestrata anche una 'supercar'

L'operazione dei 'Baschi Verdi' tra Caserta e Aversa: prime multe e sequestri

I “Baschi verdi” della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Aversa hanno elevato le prime multe ai conducenti italiani trovati a circolare con auto con targa straniera senza alcun documento giustificativo. Sequestrate le prime auto a Caserta e Aversa. Come noto, il “decreto sicurezza” ha innovato l’art.93 del Codice della Strada, vietando ai soggetti residenti in Italia da oltre sessanta giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero, a meno di non esibire la documentazione attestante la riconducibilità del mezzo ad una società di leasing o ad altra impresa estera senza sedi effettive in Italia, unitamente alla specificazione del titolo e della durata della disponibilità dell’auto in capo al conducente.

Tale provvedimento si è reso necessario per arginare un fenomeno che, anche e soprattutto nella provincia casertana, era divenuto diffusissimo, ossia quello di circolare con auto immatricolate all’estero e magari intestate a società italiane o estere che ne schermavano l’effettiva proprietà in capo al conducente, non solo per risparmiare sul pagamento dell’imposta di bollo e sulle tariffe assicurative, ma anche al fine di garantirsi di fatto una sorta di impunità rispetto alla contestazione delle violazioni al codice della strada. Centinaia sono le auto, soprattutto di lusso, immatricolate per lo più nella Repubblica Ceca o in Polonia, non riconducibili agli effettivi proprietari, che circolano negli ultimi anni nei centri urbani della provincia senza alcun rispetto delle zone a traffico limitato, sostando selvaggiamente in doppia fila o senza pagare il ticket e, purtroppo, sfrecciando molto spesso oltre i limiti di velocità. Un atteggiamento irrispettoso delle regole di civile convivenza rispetto al quale gli Organi accertatori avevano finora delle “armi spuntate”.

Solo qualche settimana fa, ad esempio, il Comune di Caserta ha deciso esternalizzare a favore di una ditta specializzata il servizio di riscossione delle circa tremila contravvenzioni elevate l’anno ai conducenti di auto con targhe straniere e che rimanevano nei cassetti degli uffici dopo l’infruttuoso tentativo di notificarle al trasgressore. D’altra parte le ispezioni tributarie eseguite negli ultimi anni nei confronti delle società con sede nella provincia di Caserta che operano nella compravendita o nel noleggio di tali mezzi hanno confermato l’opacità dell’intera catena commerciale e la commissione di articolate frodi all’Iva anche attraverso l’interposizione fittizia di società estere create e gestite a tal fine dagli stessi italiani che poi “piazzano” le auto sul mercato locale.

Venendo quindi ai sequestri di questi giorni, tra i primi ad incappare nelle maglie strette delle nuove disposizioni di legge è stato un trentenne casertano che domenica sera aveva parcheggiato in doppia fila su Corso Trieste in Caserta una fiammante Audi RS3, del valore di oltre 50.000 euro con targa tedesca. I successivi approfondimenti hanno permesso di accertare che il mezzo era stato noleggiato a lungo termine da una società italiana specializzata nel settore ed è così scattata la sanzione amministrativa di 720 euro e il sequestro amministrativo del mezzo. Il conducente o la società di noleggio avranno ora 180 giorni di tempo per immatricolare l’auto in Italia o per trasportarla fuori dal territorio italiano, altrimenti si procederà alla confisca definitiva. Verbalizzato nei giorni scorsi anche un venticinquenne a bordo di un’autovettura con targa rumena e ieri sera, invece, analoga sanzione è stata comminata ad una donna che circolava nel centro di Aversa con un automezzo con targa spagnola.

Ma l’attività delle Fiamme Gialle non si fermerà alla sola contestazione delle violazioni al codice della strada, ma, almeno nei casi di auto di lusso, le pattuglie operanti procederanno a trasmettere i dati dei relativi conducenti ai colleghi dei Reparti territoriali che operano a contrasto dell’evasione fiscale, al fine di verificare la congruità del possesso di tali automezzi con la situazione reddituale dichiarata al Fisco da parte dei “furbetti” della strada.

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