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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Sequestrati due cellulari in carcere

I dispositivi scoperti dalla Penitenziaria durante una perquisizione straordinaria

Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono stati rinvenuti altri due cellulari completi di scheda e caricabatteria. A fare la scoperta gli agenti di Polizia Penitenziaria nel corso di una perquisizione straordinaria nel reparto Tevere. A segnalarlo è il Sindacato ‘Sappe’. “Va detto con estrema chiarezza che senza un immediato intervento dell’amministrazione sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani”, ha dichiarato la segretaria campana del Sappe Tiziana Guacci.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, sottolinea come il rinvenimento sia avvenuto "grazie all'attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di Personale di Polizia. Questo deve far comprendere una volta di più come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. E deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari in materia di contrasto all’uso ed al commercio di telefoni cellulari e stupefacenti in carcere”. 

Per il Sappe, “nonostante la previsione di reato prevista dal art. 391 ter del Codice penale di recente emanazione per l'ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Torniamo a sollecitare urgenti soluzioni drastiche, come la schermatura delle Sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”. Per questo, il leader del primo Sindacato della Polizia torna a sollecitare un intervento dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.

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