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Cronaca

Mamma e figlio a rischio "fuga": ritirato il passaporto

Il Tar conferma il provvedimento della Questura: "C'è pericolo che lo sottragga al padre"

La separazione tra due coniugi, lui casertano e lei marocchina, finisce davanti ai giudici del Tar. La donna, infatti, ha impugnato il provvedimento di ritiro del passaporto, disposto dalla Questura di Caserta, al figlio minore della coppia per la revoca dell'assenso da parte del padre.

Una vera e propria storia da Kramer contro Kramer, una battaglia legale combattuta a colpi di cause e querele e che è finita addirittura dinanzi ai giudici amministrativi per valutare sull'eventuale possibilità della sottrazione del minore al padre. Un caso che nel solo 2016 si è verificato oltre 300 volte in Italia. Nelle sue memorie la donna ha sostenuto come la revoca del consenso sarebbe stata riconducibile "ad una ritorsione (dell'ex marito nda) nei suoi confronti per aver agito in giudizio per la corresponsione dell’assegno alimentare" dopo la separazione.

Ad avviso della madre del minore il ritiro del passaporto non aveva ragione in quanto "il minore era solito recarsi con lei in Marocco per le sole vacanze ed era stato sempre ricondotto in Italia al termine delle stesse, per cui non vi era alcun tentativo di sottrarre il minore alla potestà genitoriale". Circostanze a cui si è opposto il marito che ha allegato nella sua memoria difensiva la querela "sporta nei confronti della ricorrente motivata sulla base del rilievo che la stessa non consentiva alcun contatto con il figlio minore, con conseguente inottemperanza a quanto disposto dal giudice civile in ordine ai diritti di visita".

All'esito dell'udienza la V Sezione di Palazzo de Londres ha rigettato il ricorso, confermando il ritiro del passaporto, in quanto "la revoca del consenso dell’altro genitore esercente la potestà genitoriale integri di per sé una causa legittimante il ritiro del passaporto rilasciato in favore del figlio minore, potendo l’intervenuto dissenso essere superato, al pari del mancato consenso ab origine al rilascio del passaporto, solo dall’autorizzazione del giudice tutelare, cui spetta di valutare se il rilascio del passaporto corrisponda o meno all’interesse del figlio minore, potendo ricorrere il pericolo che uno dei coniugi, recandosi all’estero con il figlio minore, sottragga il medesimo alla potestà dell’altro genitore".

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