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Cronaca Piedimonte Matese

Posti letto azzerati in ospedale, il Tar accoglie il ricorso. "Malati costretti a trasferte fino a 65 km"

La sentenza dei giudici amministrativi sul ricorso presentato dal Comune di Piedimomnte

Vinta in larga parte la battaglia per salvare l’ospedale di Piedimonte Matese. La Prima Sezione del Tar Campania (presidente Salvatore Veneziano), pronunciandosi sul ricorso presentato dall’avvocato Renato Labriola per conto del Comune, ha inteso accogliere le richieste annullando il Decreto del Commissario ad acta numero 103 del 2018 “esclusivamente nella parte in cui dispone l’azzeramento dei posti letto dell'UOC di Ortopedia, Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione del Presidio di Piedimonte Matese, declassandolo in USD”. Respinto, invece, nel resto, riguardo, in particolare, alla mancata qualifica del Presidio stesso come DEA di I livello nonché alla richiesta di riesame per il diniego della preservazione del punto nascita.

“Come rilevato, in via condivisibile dal comune ricorrente - si legge nelle motivazioni - è palese la contraddizione tra l’annuncio per l’ospedale di Piedimonte Matese di una futura assegnazione di venti posti letto di neurologia e lungodegenza, non ancora realizzati, ed il declassamento da UOC a USD senza che, sul punto, vi sia una chiara motivazione, se non ricavabile indirettamente dalla circostanza che al contrario, quale complementare bilanciamento, sono previsti posti letto presso i presidi di Sessa Aurunca e Marcianise".

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Per i giudici amministrativi “sul punto, non è ben chiaro il criterio logico seguito per preferire come DEA di primo livello la struttura ospedaliera di Marcianise a quella ospedaliera di Piedimonte Matese avuto riguardo alla circostanza che la prima dista ad appena 5 chilometri dalla DEA di II livello di Caserta e a circa 10 chilometri dalla DEA di I livello di Aversa. Questa soluzione comporta un indubbio beneficio per i residenti di Marcianise i quali, anche a volere considerare una densità abitativa di gran lunga superiore rispetto a quella nell’area pedemontana e montana, godono del vantaggio di usufruire nel raggio di soli dieci chilometri di due DEA di I livello e di una DEA di II livello”.

Al contrario “secondo una soluzione che appare eccessivamente penalizzante e non razionale, i residenti di Piedimonte Matese, o in uno dei comuni del comprensorio (Alife, Baia e Latina, Castel Campagnano, Ciorlano, Fontegreca Gioia Sannitica, Letino, Prata Sannita, Pratella, Roccaromana, Vairano Patenora, Raviscanina, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant’Angelo di Alife) per fruire dei servizi di una DEA di I livello, sono costretti a percorrere 65 chilometri per raggiungere la struttura di Sessa Aurunca oppure a recarsi ad Isernia, all’inferiore distanza di 56 chilometri, tuttavia situata in altra Regione; in questo modo viene di fatto smentito l’intento di contrastare i fenomeni di mobilità passiva verso il Molise”.

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