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Cronaca via Giannone

Il Consiglio di Stato blocca "l'assalto" ai conti del Consorzio Unico

I giudici scrivono: "I conti non possono essere pignorati". Lo svuotamento delle casse che renderebbe vano il lavoro del commissario liquidatore

E’ una sentenza molto importante quella che è stata emessa dal Consiglio di Stato e che potrebbe salvare il Consorzio Unico di Bacino di Caserta e Napoli da un vero e proprio “assalto alla diligenza” con lo svuotamento delle casse che renderebbe vano il lavoro del commissario liquidatore.

La quinta sezione del Consiglio di Stato (Francesco Caringella presidente, Roberto Giovagnoli, Paolo Giovanni Nicolo’ Lotti, Raffaele Prosperi, Alessandro Maggio consiglieri) ha infatti accolto il ricorso presentato dagli avvocati Renato Labriola e Mena Minafra che ha bloccato la sentenza emessa dal Tar Campania relativamente ad un’azione esecutiva che era stata promossa in danno del Consorzio Unico.

In particolare, il Consiglio di Stato, ha stabilito che “i consorzi unici di bacino devono ritenersi assimilabili a quelli pubblici, avendo lo scopo di gestire il servizio pubblico locale della raccolta di rifiuti, secondo la fonte statutaria ed istitutiva, nonché secondo il loro apporto strumentale alle finalità pubblicistiche proprie dei Comuni che vi partecipano; ne consegue che le somme ai medesimi intestate e giacenti presso il tesoriere sono impignorabili, malgrado la Legge del 10 febbraio 2010, n. 26, in sede di conversione del D.L. n. 195/2009, abbia determinato la cessazione dello stato emergenziale, avendo al contempo previsto la liquidazione dei Consorzi sulla base di una procedura sottoposta al principio concorsuale, con conseguente inammissibilità di azioni esecutive individuali”.

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