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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Aversa

La sentenza della Corte dei Conti slitta a dopo Natale

L’assenza di un avvocato ha spinto i giudici a concedere il rinvio

Rimandata a fine gennaio la sentenza di appello della Corte dei Conti per la questione case San Lorenzo. Ex sindaci, assessori e dirigenti del Comune di Aversa sono stati condannati dalla magistratura contabile per canoni mai riscossi e occupazioni abusive nelle case di proprietà del Comune in via San Lorenzo.  

Per quando arriverà la sentenza della Corte dei Conti sulla questione ‘case San Lorenzo’, sarà definito il destino contabile del Comune normanno. Lo scorso ottobre, infatti, i giudici contabili hanno contestato un errore di calcolo sul fondo relativo ai crediti di dubbia esigibilità contenuto nel consuntivo del 2017 portato in consiglio dall’allora sindaco (sfiduciato l’anno successivo) ed assessore al Bilancio ad interim Enrico De Cristofaro. L'errore nel conteggio ha portato a una riduzione del Fondo di circa 20 milioni nel 2017: in pratica questi crediti sono stati conteggiati fra quelli pienamente esigibili, falsando i bilanci. Il prossimo 19 (e 20 dicembre in seconda convocazione) è stato convocato il civico consesso con all’ordine del giorno la riapprovazione del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione degli esercizi 2020 e 2021 così come disposto dalla deliberazione Corte dei conti n.97 del 21.10.2022 Sezione regionale di Controllo per la Campania ed il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art.243 bis D.lgs. 267/2000.

In primo grado, a seguito dell’inchiesta condotta dal viceprocuratore generale Ferruccio Capalbo, sotto il coordinamento del Procuratore regionale Michele Oricchio, e delegata alla Guardia di Finanza di Aversa, sono stati contestati agli ex sindaci Domenico Ciaramella (2002-2012) 501.142 euro e Domenico De Cristofaro (2016-2019) 501.142 euro. Agli ex assessori al Patrimonio Romilda Balivo (2010-2012) e Nicla Virgilio (2012-2014) le contestazioni sono state, per entrambe, di 101.142 euro. Ai dirigenti dell’Ufficio Patrimonio Florio Elio (2008-2011) è stato contestato un danno erariale di 451.142 euro e Alessandro Diana (2012-2015) per 591.142 euro e Stefano Guarino, dirigente ad interim del Patrimonio (2015-2017 e dal 2017 al 2022) per 50mila euro.  

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