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Cronaca Santa Maria a Vico

Imprenditore picchiato con i manganelli: condannati due fratelli

Il giudice ha inflitto un anno e 3 mesi ai Vanacore per l'aggressione al concorrente Russo

Condanna ad un anno e tre mesi ciascuno per i fratelli Lello e Michele Vanacore di Santa Maria A Vico per l'aggressione in piazza ai danni di un loro concorrente, nell'ambito del settore delle onoranze funebri, Pasquale Russo, avvenuto nel 2014.

Il giudice monocratico Pacchiarini, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha inflitto una pena ben meno severa rispetto a quelle che erano state le richieste del pubblico ministero che lunedì aveva invocato 4 anni per Lello Vanacore e 2 per il fratello Michele. Il giudice ha condannato i due per soli due capi d'imputazione assolvendoli dalle altre 4 accuse mosse dalla Procura nei loro confronti, tra cui il porto e la detenzione di manganelli con cui Russo fu picchiato.

Ha retto, dunque, la tesi della legittima difesa invocata dagli avvocati difensori degli imputati Marianna Febbraio e Stefano Alessandrini nel corso delle loro arringhe la scorsa udienza durante le quali è stata contestualizzata l'aggressione. In particolare i difensori hanno ribadito la non attendibilità di diversi testimoni nel processo ad eccezione di uno, Massimo N., che sarebbe stato anche vittima di un'aggressione.

Inoltre la difesa aveva anche fatto un ritratto dell'attuale parte offesa, che anni fa fece esplodere una bomba che devastò la caserma dei carabinieri di Santa Maria a Vico. In quella circostanza, aveva sostenuto l'avvocato Febbraio, "Russo fu aiutato dal fratello dell'assassino del padre dei Vanacore". Per questo i due fratelli, oggi imputati, giravano armati di manganelli e quando furono fermati da Russo sull'Appia reagirono colpendolo. Russo si è costituito parte civile nel processo con l'avvocato Michele Di Fraia.

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