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Cronaca Liberi

Scomparsi di Monte Maggiore: Procura alza bandiera bianca. Resta il giallo

Archiviata per insussistenza della prova accusatoria la posizione dell'unico indagato

E' destinato a restare un giallo il caso degli anziani scomparsi dal Monte Maggiore. La Procura di Santa Maria Capua Vetere - che ha riaperto il caso dopo 23 anni dal primo scomparso - alza nuovamente bandiera bianca ed archivia la posizione dell'unico indagato - un 88enne nel frattempo deceduto - per insussistenza della prova accusatoria. 

A far ripartire le indagini era stata una lettera anonima nella quale si parlava della scomparsa di Maria Cirillo, Raffale Izzo, Vincenzo Santilli e Giacinto Maioriello (i cui corpi non sono mai stati ritrovati) e della morte di Antonio Isolda, unico anziano scomparso e trovato cadavere, indicando come presunto killer un cugino. Ma l'unico sospettato il giorno di una delle scomparse era in Svizzera, come dimostrato dal suo legale, l'avvocato Mario Iodice. E così dopo 23 anni si torna al punto zero.

Tutti gli anziani sono scomparsi da comuni limitrofi (Liberi, Formicola, Pontelatone e Castel di Sasso) tra il 1998 ed il 2002. Nella lettera indirizzata ai carabinieri si parlava anche di presunte messe nere che sarebbero state organizzate sul Monte Maggiore, sottolineando, dunque, che gli anziani scomparsi sarebbero stati vittime di queste presunte sette. 

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