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Cronaca Casal di Principe

Schiavone in aula contro i "cravattari" del gruppo Zagaria

Il giudice vuole ascoltare il figlio di Sandokan al processo

I soldi di Michele Zagaria reimpiegati nelle attività usuraie di Fedinando Graziano. Sono state queste alcune delle circostanze narrate ai magistrati dal supercollaboratore di giustizia Nicola Schiavone che ora entra anche nel processo sul giro di "cravattari" del gruppo di Capastorta.

Il giudice Rosetta Stravino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, ha accolto l'istanza del pm della Dda Graziella Arlomede e disposto di ascoltare il figlio di Sandokan in aula nell'udienza fissata all'inizio di marzo del prossimo anno. Alla sbarra ci sono, oltre a Ferdinando Graziano, Gabriele e Luigi Brusciano (quest'ultimo accusato solo di riciclaggio), Nicola Pezone, Gennaro Sfoco ed Onesto Iommelli, accusati a vario titolo di usura.

Secondo quanto riferito ai magistrati Graziano, meglio noto come Nandino i Galeone, avrebbe prestato soldi ad alcuni imprenditori nella zona di Aversa impegnando il denaro proprio di Michele Zagaria ma anche di Antonio Basco detto Pagliarone, Oreste Basco e Pasquale Pagano.

Secondo l'accusa gli imputati avrebbero prestato soldi ad alcuni imprenditori, costituitisi parte civile con l'avvocato Gianni Zara, con tassi di interesse tra il 5 ed il 10%. Dazioni che tra il 2004 ed il 2010 sono arrivate alla somma di 1 milione e 200mila euro di cui ne sono stati restituiti 1,7 milioni. Nel collegio difensivo è impegnato, tra gli altri, l'avvocato Mario Griffo

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