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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Villa di Briano

Schiavone: "Volevo riciclare i soldi del clan comprando i terreni della Curia"

Nuove rivelazioni in aula del figlio di Sandokan: "Un ingegnere mi indicò l'offerta"

"Al fine di riciclare i soldi del clan volevo acquistare alcuni fondi agricoli nel territorio di Villa di Briano che appartenevano alla Curia di Aversa".

Lo ha riferito il collaboratore di giustizia Nicola Schiavone, figlio del boss Sandokan, capo storico dei Casalesi, nel corso dell'udienza che si è celebrata dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel processo che vede alla sbarra Benito Lanza e Nicola Magliulo, ex capo dell'ufficio tecnico comunale e fratello del sindaco di Villa di Briano, accusati di associazione camorristica e concorso esterno.

A riferirlo è l'Adnkronos che spiega nel dettaglio le dichiarazioni del rampollo di casa Sandokan sulla riunione con i coloni, per convincerli a rinunciare a ogni diritto sui lotti di terreno da espropriare. "Della vendita dei terreni lo seppi da Vincenzo Conte detto nas' 'e cane - ha spiegato Schiavone - l'operazione  era complessa, in quanto innanzitutto era necessaria la rinuncia dei coloni, che essendo nostri amici l'avrebbero concessa a noi e non ad altri, anche perché i fondi erano occupati da loro da almeno 50-60 anni. E a noi la rinuncia arrivò, fu avanzata anche l'offerta alla Curia sulla scorta di una indicazione fatta dall'ingegnere della Curia".

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