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Cronaca Casapesenna

Schiavone jr. svela la rottura tra Zagaria ed il suo "fedelissimo"

Capastorta chiese a Capoluongo di versare 10mila euro per la gestione delle scommesse clandestine

La richiesta di 10mila euro per la gestione delle scommesse clandestine fa infuriare Giacomo Capoluongo che lascia il gruppo di Michele Zagaria e transita nelle fila degli Schiavone. A rivelarlo è stato Nicola Schiavone, il figlio di Sandokan diventato collaboratore di giustizia. 

Schiavone racconta ai magistrati come fino al 2006 "Capoluongo ha mantenuto un rapporto di estrema fiducia con Michele Zagaria", poi ruppe i rapporti. Il motivo, secondo la ricostruzione del rampollo di casa Schiavone, è legato alla richiesta di 10mila euro da parte di Zagaria a Capoluongo sulla gestione delle scommesse clandestine. 

"Capoluongo gestiva, tra le altre cose, anche il totonero su Aversa - rivela Schiavone jr. - Su tale somma Michele Zagaria gli chiede di versare 10.000 euro nella cassa del clan. Giacomo Capoluongo si sentì offeso da questa richiesta rinfacciando a Michele Zagaria il fatto di averlo aiutato in ogni modo, in particolare durante la sua latitanza. Solo per inciso, vi dico che io ho conosciuto Michele Zagaria per la prima volta a casa di Giacomo Capoluongo. Questo rapporto di estrema fiducia tra di loro, a detta di Giacomo Capoluongo, non giustificava quel tipo di richiesta estorsiva da parte di Michele Zagaria". 

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