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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cellole

Scarichi a Baia Domizia: 69 indagati. Doppio "no" al sequestro di 97 case-vacanze

Le abitazioni non sono allacciate alla rete fognaria e sversano liquami in vasche che perdono

I giudici rigettano per la seconda volta la richiesta di sequestro delle case vacanze di Baia Domizia Sud. La Seconda Sezione Penale per il Riesame del tribunale di Santa Maria Capua Vetere - in composizione collegiale presieduta dal giudice Rosetta Stravino con a latere i giudici Alessandra Cesare e Honoré Dessi - ha respinto l'appello proposto dai Sostituti Procuratori Valentina Santoro e Giacomo Urbano contro la decisione del gip Giovanni Mercone che già aveva respinto il sequestro preventivo di 97 immobili ubicati nella località Macchie Vecchie, meglio nota come Pantano, nel Comune di Cellole.

Nel registro degli indagati della Procura sammaritana sono stati iscritte 69 persone residenti nei comuni di Maddaloni, Marcianise, Portico di Caserta, Santa Maria Capua Vetere, San Tammaro, Macerata Campania, Cesa, Orta di Atella, Napoli, Afragola e Aviano (Pordenone) poiché ritenuti responsabili di inquinamento ambientale. La Procura di Santa Maria Capua Vetere al fine di reprimere il fenomeno dell'abusivismo edilizio effettuò una indagine sui 97 immobili edificati in località Macchie Vecchie.

Con l'ausilio di tecnici si constatò che i lotti erano stati autorizzati senza i necessari titoli abilitativi ed alcuni avevano anche beneficiato di condoni edilizi benché fosse la zona sottoposta a vincolo. Attraverso l'ausilio di tecnici Arpac ed un geologo si riscontrò che le abitazioni non erano provviste di una rete di scarico nelle pubbliche fognature ma utilizzavano delle vasche di accumulo (settiche o di tipo Imhoff). Tali vasche, però, non rispettavano alcun requisito richiesto dalla legge ed anzi versavano in uno stato di incuria ed abbandono rappresentando così un pericolo di contaminazione del suolo, del sottosuolo e delle acque sotterranee.

Da qui la richiesta dei Sostituti Procuratori di sequestro preventivo dei lotti abusivi ed inquinanti. Il gip sammaritano però non ritenne sussistente l'oggetto del reato contestato in quanto l'inquinamento ambientale potrebbe essere dipeso da reflui di tipo industriale o zootecnico e rigettò la richiesta di sequestro preventivo.

Proposto appello al Riesame anche il collegio - uniformandosi alla decisione di prime cure - ritenendo l'istanza di appello infondata l'ha respinta rigettando quindi per una seconda volta l'appello dei pm confermando così l'impugnato decreto.

Nella difesa sono stati impegnati gli avvocati Enzo Domenico Spina, Luca Viggiano, Gianluca Di Matteo, Giuseppe Passaretti, Gabriele Amodio, Pasquale Barbato, Ettore Marcarelei, Agostino Ventrone, Giovanni Piazza, Leonardo Lombardi, Pasquale Spiezia, Salvatore Sica, Martina Piscitelli, Luisa Durazzano, Giuseppe Bucci, Domenico Iaderosa, Marco Argirò, Ida Lanzone, Giuseppe Ferraro, Pasquale Diana, Giovanni Natale, Anna Gargiulo.

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