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Cronaca

Inchiesta Dda, il fratello dell’ex sindaco aveva provato anche la scalata all’Ato Rifiuti

Savoia voleva diventare direttore generale, poi si è scelta un’altra strada

Un manager vero dei rifiuti, al punto da tentare di diventare anche direttore generale del nascente ambito territoriale ottimale dei rifiuti di Caserta. Carlo Savoia, fratello dell’ex sindaco di Sant’Arpino, amministratore della Xeco srl (oggi messo sotto inchiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli), ha tentato la scalata nel nuovo organismo creato dalla Regione Campania in ogni provinciale e che dovrebbe realizzare e gestire il piano industriale dei rifiuti, compresa la realizzazione degli impianti per trattare l’immondizia proveniente dalla raccolta differenziata.

Ma il suo tentativo di scalata è fallito nello scorso mese di agosto quando il suo curriculum non fu preso in considerazione ed a spuntarla fu l’ex dirigente del Comune di Santa Maria Capua Vetere Sorà (con le successive polemiche e dimissioni del sindaco di Marcianise Antonello Velardi), che oggi, dopo le dimissioni del sindaco di Caserta Carlo Marino (anche lui coinvolto nell’inchiesta della Dda con Savoia) si potrebbe trovare come presidente Antonio Mirra. Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, infatti, è in corsa per la massima carica dell’Ato Rifiuti insieme con Luigi Munno di Macerata.

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