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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Via Unità Italiana

Un Vip 'anti-vax' per la serata dedicata alla prevenzione dell'Asl Caserta

Red Ronnie sul palco del teatro don Bosco per la campagna sul tumore alla cervice uterina. Le sue dichiarazioni in Rai scatenarono un putiferio

Da giorni passa su Radio Kiss Kiss uno strombazzamento che annuncia una megastellare giornata di spettacoli presso il Teatro Don Bosco di Caserta dedicata alle attività di prevenzione per il tumore del colon retto nell’ambito delle iniziative contro la Terra dei Fuochi.

Un progetto regionale milionario che per l’Asl di Caserta è gestito da Michele Tari. Sempre seguendo il filone di euro finalizzati dalla Regione Campania, manifesti, annunci radio e quant’altro utile alla bisogna, si indora la pillola con testimonial come Massimo Lopez e Red Ronnie, appunto. Purtroppo, stavolta i dirigenti dell’Asl, però, hanno preso davvero una cantonata.

Sapete perché? Perché il testimonial Red Ronnie è quel personaggio famoso che, nel 2016, in diretta al programma Virus su Rai2 fece scatenare una bufera con le sue parole contro i vaccini ai bambini: «Demenziale obbligare i bambini a vaccinarsi» è l’affermazione fatta durante la trasmissione. L’immunologo Burioni il giorno dopo scrisse un post di protesta che venne letto da 5 milioni di persone: «Grave diffondere falsità in uno spazio pubblico».

Le polemiche sulla puntata di Virus andata in onda su Rai2 non si placarono su Red Ronnie, il quale, in qualità di ospite, in merito alle vaccinazioni obbligatorie per i bambini aveva dichiarato: «È assolutamente demenziale... Cioè, nel senso che è assurdo. Non puoi obbligare a vaccinare i bambini». L’ultimo passo della vicenda fu addirittura l’intervento del deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che annunciò una interrogazione: «La Rai informi correttamente e diffusamente sulla funzione dei vaccini. Chiederò in una interrogazione in Vigilanza al servizio pubblico di verificare qualità e quantità degli spazi utilizzati per informare i cittadini su questo».

Una brutta scelta, non c’è che dire, quella delll’Asl di Caserta guidata dal Direttore Generale Mario De Biasio e dal Sanitario, Arcangelo Correra: è davvero difficile “giustificare” come un assertore anti vaccini possa prendere parte ad una campagna di prevenzione che prevede anche la vaccinazione per la prevenzione del tumore alla cervice uterina.

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