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L'ex ras dei Belforte 'affidato' a don Antonello: sarà volontario in chiesa

Rondinone in prova ai Servizi sociali per scontare l'ultima parte della pena

Affidamento ai servizi sociali. Questa la decisione del Magistrato di Sorveglianza di Napoli nei confronti di Antonio Rondinone, casertano di 63 anni e già ras del clan Belforte nel Capoluogo.

Rondinone, detenuto da tempo per la sua appartenenza al clan dei Mazzacane ed attualmente ristretto ai domiciliari, deve scontare ancora poco meno di un anno di reclusione. Un residuo che per la sua durata ha consentito di poter chiedere ai suoi difensori, gli avvocati difensori Nello Sgambato e Gianluca Casella, l'affidamento in prova ai servizi sociali.

I giudici del tribunale di sorveglianza di Napoli (presidente Angelica Di Giovanni) hanno accolto l'istanza anche evidenziando la mancanza di attuali legami con la criminalità organizzata ed la disponibilità espressa da don Antonello Giannotti a fargli svolgere attività di volontariato.

Rondinone, però, con l'affidamento ai servizi sociali dovrà osservare alcune prescrizioni tra cui quella di rientrare presso la propria abitazione entro le 21 e non uscire prima delle 7 oltre al divieto di frequentare persone pregiudicate.

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