In un mese 102 incendi nella Terra dei Fuochi: casertano tra le aree più colpite
Il dossier dell’incaricato per il contrasto ai roghi. Trend in calo rispetto agli anni passati
Il trend dei roghi nella Terra dei Fuochi è in calo rispetto agli anni precedenti ma nel solo mese di maggio sono stati registrati ben 102 gli incendi di rifiuti nelle province di Caserta e Napoli, quasi il doppio rispetto al mese precedente.
Partiamo dalla parte 'piena' del bicchiere. I 102 incendi rappresentano un trend positivo rispetto al maggio 2020 (161 episodi) e al maggio 2021 (128). Ma preoccupa l'aumento rispetto agli ultimi mesi. A gennaio i roghi sono stati 64, 22 a febbraio, 90 a marzo e 57 ad aprile. Secondo il dossier, aumentano i roghi nei territori dei comuni costieri del Casertano, già cominciati nello scorso aprile, confermando la stagionalità del fenomeno e la sua forte connessione con il numero dei dimoranti (il numero di roghi in aree urbane dove esistono carenze strutturali nel sistema di raccolta è direttamente proporzionale al numero dei residenti).
Gli incendi presso i campi Rom sono stati il 7,5% del totale. "Anche nel mese di maggio si registra una relazione inversa - rispetto agli scorsi anni - fra il diminuire dei roghi e l'aumentare degli abbandoni: ciò perché l'azione di contrasto ai roghi da parte dell'apparato delle forze di polizia e del contingente militare "Terra dei fuochi" può essere efficace nella fase repressiva, ma non può rimuoverne le cause, che risiedono appunto in sversamenti e abbandoni sui quali può incidere soltanto un decisivo e complessivo miglioramento del ciclo dei rifiuti", si legge in una nota dell'incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi.