Botte e danni al pronto soccorso, 3 condanne 'mini'
Un anno per Capone e Russo, 4 mesi per Sforza dopo la rissa al Sant'Anna e San Sebastiano
Un anno di reclusione con le attenuanti generiche per i reati di rissa e resistenza a pubblico ufficiale per Raffaele Capone ed Attilio Russo. Quattro mesi con pena sospesa per Paolo Sforza per il reato di rissa, assolto dalla contestazione di resistenza a pubblico ufficiale nonché destinatario di un risarcimento pari alla somma versata all'ASL casertana poco dopo il danneggiamento della vetrata del nosocomio del Capoluogo.
È quanto stabilito dal Giudice Monocratico Giacomo Urbano della Quarta Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sciogliendo la sua riserva a seguito della requisitoria del pm con richiesta di condanna a 2 anni di reclusione per Sforza, Russo e Capone nell'ambito del processo celebrato con rito abbreviato.
Paolo Sforza, Raffaele Capone e Attilio Russo furono ritenuti responsabili dell'episodio di violenza registratosi nella notte del 17 aprile scorso presso il punto di primo soccorso casertano dove i tre vennero fermati dai carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Caserta per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento reato di cui rispondeva solo Paolo Sforza. La lite, secondo i militari, avvenne per futili motivi ed i primi ad intavolarla furono Sforza con un familiare minorenne di Russo che sopraggiunse solo in un momento successivo alla lite a difesa del familiare.
La rissa venne sedata dai carabinieri che riportarono lesioni lievi. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Francesco Liguori e Pasquale Lupoli per Sforza e Capone, gli avvocati Michele Di Fraia, Achille D'Angerio e Giuseppe Scala per Russo.