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Cronaca Marcianise

Rifiuti in ospedale, j'accuse del sindaco: "Ditta coperta da funzionari corrotti"

Nuova sanzione per il nosocomio di Marcianise. Velardi: "Gravi inadempienze nella differenziata"

Ancora mancata raccolta differenziata all'ospedale di Marcianise dove la polizia municipale ha elevato ancora una sanzione. A rivelarlo è stato il sindaco Antonello Velardi che proprio in questi giorni ha avviato un vero e proprio braccio di ferro con il nosocomio.

"Oggi gli addetti di Marcianise Servizi sono andati a ritirare la spazzatura e si sono ritrovati di nuovo con i rifiuti raccolti alla rinfusa, senza alcuna differenziazione - scrive Velardi in un post su Facebook -  Abbiamo chiamato la polizia municipale e le buste sono state aperte, provvedendo ovviamente alla contestazione. Tra le buste c'era anche un bustone nero, pieno di carta e di residui del cibo. Come ben sapete, le buste nere non sono consentite e ovviamente l'umido non può andare insieme con prodotti di carta. Il solerte ufficiale della municipale intervenuto sul posto ha provveduto a repertare il tutto e ad elevare l'ennesima contravvenzione.

Ho perso il conto delle multe che siamo stati costretti a fare finora. Dicevo che qualcosa non mi torna. Che cosa fa la ditta che ha vinto l'appalto per le pulizie all'interno dell'ospedale? Perché non provvede a differenziare i rifiuti raccolti? Perché non si attiene alla contestazioni che la direzione sanitaria del presidio ospedaliero le ha ripetutamente fatto, sulla scorta di un verbale redatto da me e dal responsabile di Marcianise Servizi ad ottobre scorso? Perché non hanno effetto tali contestazioni?

Se fosse accaduto tutto questo al Comune di Marcianise la ditta sarebbe stata già esclusa, ad horas, e sostituita con un'altra. Spero che la direzione generale dell'Asl lo faccia speditamente, come d'altronde ha assicurato in una risposta ad una mia contestazione inviata la vigilia di ferragosto. Se ciò non avviene, vuol dire che questa ditta - che io neanche conosco - si muove fuori dalle norme ed è coperta da qualche mammasantissima dell'Asl. Da qualche funzionario o dirigente maneggione che ha pilotato l'appalto e ora non può fare marcia indietro. Ovviamente ciò costituisce reato, e come tutti i reati va perseguito anche se siamo in un Paese delle banane, cioè siamo in Italia.

La ripetuta contestazione significa grave inadempienza, quindi non c'è clausola (neanche posticcia, di favore) che tiene. La ripetuta contestazione in materie delicate come quelle dell'igiene collettiva in un luogo pubblico, l'ospedale in particolare, implica una serie di responsabilità e di doveri anche in capo al sindaco. Lo dico per quei soloni che parlano a vanvera e, pur nulla sapendo, gridano allo scandalo di fronte all'ipotesi della chiusura dell'ospedale. Aggiungo una considerazione personale: se non si riesce a fare semplicemente la raccolta differenziata dei rifiuti, come si può tenere l'ospedale sgombero dai rifiuti stessi?", conclude. 

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