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Cronaca San Prisco

La Procura scopre rifiuti interrati dopo incendio accanto alla Variante

Indagate due persone per il reato di inquinamento ambientale e per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

I carabinieri della Forestale di Caserta hanno sequestrato due appezzamenti di terreni agricoli di circa 10mila euro, nel Comune di San Prisco, in via Santa Croce, in prossimità della variante Anas 'Capua Maddaloni'. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Indagati anche i proprietari, A. I. di Casaluce e C. S. di Napoli, per il reato di inquinamento ambientale e per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

Secondo le indagini infatti i due uomini avrebbero appiccato un incendio lo scorso 14 settembre 2019 che preoccupò e non poco la popolazione a causa della densa colonna di fumo nero che si sprigionava dalle fiamme. Quello che è emerso è terrificante: furono bruciati rifiuti di ogni tipo, costringendo i vigili del fuoco a chiedere anche l'intervento del Nucleo Batteriologico, Chimico e Radiologico nonché i tecnici dell'Arpac per monitorare la tossicità dei fumi. Furono ritrovsti resti di amianto, legno, tapparelle, bottiglie di plastica, plastica proveniente dallo smontaggio di automobili, abbigliamento, sfalci di potature. Ma anche pneumatici, ingombranti, ceramiche, mattoni, vetri e rifiuti di ogni genere. 

Ma soprattutto successivamente furono scoperti, grazie a 6 scavi, effettuati dai mezzi e dai militari del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, nonché dell'Esercito italiano e dei tecnici dell'Arpac di Caserta, addirittura rifiuti sotterrati fino a metri sotto terra. Questo ha portato quindi la Procura a sequestrare completamente l'area "per ulteriori accertamenti" e alla denuncia dei due proprietari.

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