rotate-mobile
Cronaca Orta di Atella

Rifiuti nell'area Pip: dieci denunce e maxi sequestro

Nei guai anche i vertici delle società del Consorzio. Sotto chiave area di 20mila metri quadrati

Maxi sequestro nell'area Pip di via Bugliano a Orta di Atella e 10 denunce. E' questo il risultato di un'operazione interforze finalizzata al contrasto di reati ambientali nella “terra dei fuochi”.

In campo la polizia municipale agli ordini del Comandante Pasquale Pugliese, i carabinieri della stazione di Orta di Atella guidati dal maresciallo maggiore Antonio Di Resta, i militari del gruppo dei Carabinieri forestali di Caserta ed in supporto l’Arpac di Caserta e il responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune Aniello Scafuto.

L’area Pip di via Bugnano, secondo quanto emerso, veniva utilizzata quotidianamente per l’abbandono di ingente quantitativo di rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali e pericolosi, anche in alcune occasioni dati alla combustione illecita. Un’area di 20.000 metri quadrati diventata una vera e propria discarica di rifiuti, tali da costituire un serio e concreto pericolo per la salute dei cittadini. L’intera zona è stata posta sotto sequestro penale, vietando l’accesso ed il transito veicolare e pedonale. Un provvedimento di iniziativa della pg operante e necessario affinché il reato non porti a ulteriori conseguenze.

Denunciati alla Procura della Repubblica di Napoli Nord il Presidente del Consorzio e i rappresentanti legali della nove società consorziate. Le ipotesi di reato sono svariate per reati in danno all’ambiente, rimarcando la condotta tipica e reiterata nel tempo per non aver impedito l’abbandono di rifiuti nell’area ceduta a titolo di proprietà.

Complessa e articolata la ricostruzione della cessione delle aree. Le aree della zona Pip cedute dal Comune il 2007 obbligavano i privati ad effettuare opere di urbanizzazione, realizzazione di servizi comuni, manutenzione dell’area. Proprio in virtù dello schema di cessione delle aree “i singoli consorziati, in solido con il consorzio, restano obbligati a partecipare alle quote di spesa per la gestione e la manutenzione nell’area P.I.P. delle opere di urbanizzazione e servizi comuni. Il consorzio assegnatario, sotto il controllo e la vigilanza del Comune, assume la gestione delle aree P.I.P., delle opere di urbanizzazione e servizi comuni senza alcun onere per l’amministrazione comunale”.

Infatti le aree assegnate in diritto di proprietà al Consorzio Atella Moda e la successiva compravendita delle aree da parte dei consorziati furono assegnate per la creazione di un polo per la moda nel settore tessile, abbigliamento e manifatturiero. A distanza di anni nessuno dei lotti risulta edificato o finito e le aree sono in evidente stato di abbandono. Una storia che va avanti dal 2007 e che il Comune di Orta di Atella finora non era mai riuscito a risolvere.

La Commissione Straordinaria presieduta dai Vice Prefetti Buccino, Falasca e dal Dirigente del Ministero dell’Interno Guerriero si è subito occupata della complessa questione emanando un’Ordinanza Contingibile ed Urgente a tutela della salute pubblica che obbligava il Consorzio Atella Moda in solido con i consorziati alla immediata rimozione dei rifiuti. Trascorsi 15 giorni il comandante della Polizia Municipale Pugliese constatava l’inottemperanza procedendo agli atti di Polizia Giudiziaria conseguenti in collaborazione con i carabinieri.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti nell'area Pip: dieci denunce e maxi sequestro

CasertaNews è in caricamento