Cimitero trasformato in discarica, chiesta l'assoluzione per l'ex sindaco
Il pm ha invocato la condanna per il dirigente dell'ufficio tecnico e per il custode
Due condanne ed un'assoluzione. Sono queste le richieste formulate dal pubblico ministero nel processo per la discarica all'interno del Cimitero Comunale di Pontelatone.
Stamattina, dinanzi al giudice monocratico Maisto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il pm ha invocato la condanna a 4 mesi, a testa, per il dirigente dell'ufficio tecnico Raffaele Marra e per il custode del cimitero. Chiesta l'assoluzione, invece, per l'ex sindaco di Pontelatone Antonio Carusone.
Secondo l'accusa sarebbero responsabili, a vario titolo, del deposito incontrollato di materiali di risulta derivanti da "attività di estumulazione (resti di bare in legno, avanzi di indumenti, imbottiture, lapidi, oggetto di arredo sacro) e da demolizioni edili (calcinacci, mattoni, tegole) in un quantitativo superiore ai 30 metri cubi" all'interno del cimitero.
Il processo è stato rinviato all'inizio di marzo per le discussioni degli avvocati e la sentenza. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Paolo Di Furia, Emilio Russo e Nadia De Marco.