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Cronaca

Da Caserta ad Aversa: Savoia voleva "truccare" 44 gare d'appalto

Respinta la misura cautelare per Pasquale Vitale, considerato il trait d'unione tra l'imprenditore colluso ed il sindaco Marino

Sono 44 le gare dei rifiuti finite nel mirino della Dda e che Carlo Savoia, imprenditore legato a Nicola Cosentino finito in carcere in seguito ad un'indagine dei carabinieri per la Tutela ambientale e la Transizione Ecologica, avrebbe tentato di 'turbare'. 

Si tratta di gare indette dai comuni di Aversa, Cellole, San Marcellino, Gaeta, Casandrino, Frattamaggiore, Pollena, Arzano, Caserta, Carife, Paduli, Arienzo, Cancello ed Arnone, Carinaro, Casaluce, Casapesenna, Falciano, Gricignano D’Aversa, Lusciano, Maddaloni, Roccamonfina, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Sant’Arpino, Sessa Aurunca, Succivo, Villa Di Briano, Villa Literno, Lagonegro, Minturno, Volla, Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Lacco Ameno, Marano, Marigliano, Pimonte, Eboli, Giffoni Vallepiana. Appalti, quelli per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, su cui l'Antimafia ha acceso i propri riflettori ma per i quali solo per i comuni di Caserta, Aversa, Curti, Lusciano e Cardito ci sarebbero risconti. La Dda ha ottenuto l'arresto per Savoia ma anche per il sindaco di Curti Antonio Raiano, finito ai domiciliari. Ai domiciliari è finito anche Igino Faiella, comandante della polizia municipale, sempre per il filone che riguarda Curti.

Altro filone che ha portato all'emissione di misure cautelari quello relativo all'appalto di Caserta con l'ex dirigente Marcello Iovino ed il funzionario al settore Ambiente Giuseppe D'Auria, pure finiti ai domiciliari. Detenzione domestica anche per Gennaro Cardone ritenuto il braccio destro proprio di Savoia.

Nell'indagine non mancano "nomi eccellenti". Primo tra tutti quello di Pasquale Vitale, avvocato casertano che all'alba dell'inchiesta si dimise da vicepresidente del Cda di Agrorinasce. Per lui il gip ha rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare. Secondo gli inquirenti Vitale avrebbe fatto da trait d'union tra Savoia ed il sindaco di Caserta Carlo Marino (indagato per il quale non è stata avanzata richiesta di custodia cautelare) facendo da intermediario per la gara da aggiudicare alla Xeco di Savoia. 

Tra i nomi eccellenti anche quello dell'ex assessore di Aversa Paolo Galluccio (per il quale la Procura non ha avanzato richiesta di custodia cautelare) coinvolto nella contestata turbativa della gara rifiuti a favore del consorzio Cite di cui la Xeco di Savoia era parte.  

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