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Cronaca Casal di Principe

Chiesta condanna pesante per il medico di Setola

Il pm: "Fronterrè responsabile morale di 18 morti e 9 feriti". Chiesta la pena anche per il killer

Sedici anni di reclusione per il medico Aldo Fronterré e per il boss stragista del clan dei Casalesi Giuseppe Setola. È stata questa la richiesta di condanna invocata dal pubblico ministero della DDA Milita al termine del processo che vede imputati l'oculista ed il killer per i falsi certificati medici che hanno consentito a Setola di uscire dal carcere e di evadere dalla clinica Maugeri dando vita ad una stagione di sangue che ha fatto 18 morti e 9 feriti.

Vittime di cui il medico Fronterrè è stato definito "responsabile morale" da parte del pm che ha appena concluso la sua arringa dinanzi al collegio presieduto dal giudice Di Girolamo. Una requisitoria, durata due udienze, in cui Milita ha parlato dei falsi certificati di Fronterrè sulle condizioni fisiche di Setola, addirittura con la confusione dell'occhio sano con quello malato, in termini di "gravità mostruosa". Per il pm Fronterrè ha agito seguendo un "interesse salvifico duplice", sia nei confronti di Setola che del clan dei Casalesi. Il professionista "ha prestato i propri servizi al clan dei Casalesi - ha detto il pm - continuativamente per sei anni dal 2005 al 2011". In virtù di questo Fronterrè è stato "individuato da Setola come soggetto a cui il clan si doveva rivolgere per aver già effettuato lo stesso servizio per Enrico Martinelli".

Nel corso della requisitoria Milita ha anche ricordato l'intervento del medico nel corso del processo per la strage di Castel Volturno. "È veramente impensabile - ha proseguito il pm dell'antimafia - che un consulente tecnico di parte falsifichi atti per dimostrare che l'autore materiale e regista della strage avesse bisogno di avere assistenza continuativa per vivere e che non fosse in grado di sparare". Dichiarazioni che non vanno lette alla luce della sentenza di condanna per il commando stragista dei Casalesi ma che vanno contestualizzate nell'ambito del processo e che avrebbero potuto avere "un impatto devastante". "Con quella dichiarazione - ha sottolineato Milita - avrebbe mandato assolti tutti i componenti del gruppo di fuoco con grande pericolo per la società. Fronterrè voleva liberare tutti i soggetti del clan coinvolti".

Per il pm il medico avrebbe aderito agli "interessi del clan agendo in maniera spregiudicata. Senza la falsità delle perizie di Fronterrè - ha concluso - non ci sarebbero stati 18 morti e 9 feriti".

Alla luce della requisitoria il pm, che ha anche citato passi dal giuramento di Ippocrate, ha invocato per Setola il massimo della pena con tutte le circostanze aggravanti. Stessa richiesta ha riguardato il medico Aldo Fronterrè.

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