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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Revocata sorveglianza speciale ad affiliato al clan dei Casalesi

Per i giudici della Sezione Misure di Prevenzione De Luca non è pericoloso. Era a libro paga della fazione Schiavone

Cessazione dell'attualità della pericolosità sociale ed immediata revoca della sorveglianza speciale per Vincenzo De Luca, 44enne di Casal di Principe affiliato al clan dei Casalesi - fazione Schiavone. È quanto disposto dalla Quarta Sezione  Penale per l'applicazione delle Misure di Prevenzione presieduta dal giudice Massimo Urbano accogliendo l'istanza dei difensori di De Luca, gli avvocati Ferdinando Letizia e Mirella Baldascino.

Vincenzo De Luca veniva sottoposto una prima volta nel mese di giugno 2010 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 3 anni e 3 mesi in considerazione della sua ritenuta appartenenza al clan dei Casalesi fazione Schiavone. Il Tribunale sammaritano nel ritenerlo socialmente pericoloso valorizzava la sua lunga militanza criminale, i suoi numerosi e qualificati precedenti ed il suo ruolo di affiliato che emergeva dall'ordinanza di custodia cautelare emessa non ai suoi danni in seno al procedimento Spartacus III.

In tale processo De Luca rispondeva di partecipazione all'associazione camorristica dei Casalesi fazione Schiavone e di ricettazione aggravata dalle finalità mafiose. Il tutto nasceva da una perquisizione in casa di Vincenzo Schiavone nel corso della quale venne rinvenuto un elenco di affiliati regolarmente stipendiati dal clan tra cui De Luca. Vennero poi riportate le dichiarazioni di Massimo Pannullo collaboratore di giustizia che indicava Vincenzo De Luca ben inserito all'interno del clan alle dirette dipendenze di Antonio Del Vecchio

Rientrò nel 2013 data dalla quale è stato ininterrottamente detenuto fino al 7 febbraio 2020 quando veniva scarcerato. Il 25 marzo scorso venne raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione aggravata dalle modalità mafiose poi annullata dal Riesame per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Nonostante il Questore di Caserta nel 2013 fece una proposta della misura di prevenzione personale comportandone il prolungamento dell'esecuzione della stessa a 5 anni complessivi, nei confronti di Vincenzo De Luca è intervenuta la revoca della misura per mancanza del requisito dell'attualità della pericolosità sociale grazie alla concreta rescissione del vincolo criminale del clan dei Casalesi, la buona condotta durante il periodo detentiva e l'impiego a tempo pieno presso una persona von disabilità.

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