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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Casalesi in Versilia, revocata la confisca della casa alla moglie di uno degli indagati

Il 50% dell'immobile di Villa di Briano restituito alla donna ritenuta estranea agli 'affari' del marito coinvolto nell'inchiesta sugli affari del clan in Toscana

Revoca della confisca e relativa restituzione della quota al 50% di un immobile oggetto di confisca poiché 'bene' di uno degli estorsori del clan dei Casalesi in Versilia. È quanto disposto dalla Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli, presieduta dal giudice Maria Concetta Sorrentino con a latere Annamaria Casoria e Fabiana Mastrominico, accogliendo l'istanza presentata dall'avvocato Ferdinando Letizia nell'interesse di Annunziata Serao 46enne di San Cipriano di Aversa, moglie di Michele Pannullo 48enne sanciprianese estorsore del clan dei Casalesi fazione Schiavone, Iovine, Russo in Versilia volta ad ottenere la revoca della confisca della propria quota pari al 50% dell'immobile in quanto soggetto terzo estraneo ai reati commessi dal coniuge.

Il bene oggetto di confisca era un appartamento sito a Villa di Briano, in via Tibullo 14, confiscato a seguito del procedimento penale che vedeva coinvolto Pannullo nella maxi indagine della Dda di Firenze e Napoli sugli affari del clan dei Casalesi in Versilia che portò a 23 arresti ed un sequestro di beni pari a 30 milioni di euro tra Campania e Toscana. A Michele Pannullo venne contestato un episodio estorsivo consumatosi ai danni di un imprenditore edile compaesano residente in Versilia compiuto per agevolare il business del clan. All'esito di tale provvedimento ne seguì quello cautelativo del sequestro  e della confisca del bene immobile sito a Villa di Briano di cui ne risulta però terzo titolare della quota pari al 50% la moglie di Pannullo, Annunziata Serao.

Il difensore ha evidenziato la liceità dell'acquisto del bene immobile mediante regolare contrazione di mutuo bancario per un importo pari a circa 93.000 euro pari quasi al doppio del prezzo per l'acquisto del bene immobile originario. Dedotta quindi la liceità della provvista economica necessaria per l'acquisto derivante dalla concessione di un mutuo ipotecario e la terzietà della coniuge di Pannullo i giudici partenopei hanno provveduto a revocare la confisca della quota del 50% con la restituzione all'avente diritto.

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