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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

La rete di insospettabili di Di Puorto jr: così il baby boss si procurava le armi

Le indagini partite da un pestaggio fuori la chiesa dopo un funerale. In manette altri tre "affiliati"

C'erano anche i sanciprianesi Nicola Cantiello e Vincenzo Spinelli nella rete di contatti di Ugo Di Puorto, il figlio del boss dei Casalesi Sigismondo ritenuto il capo della cellula modenese del clan. Cantiello e Spinelli sono finiti in manette insieme al baby boss nell'inchiesta dei carabinieri di Modena che ha svelato la disponibilità di armi da parte del gruppo criminale. Con loro in manette anche il 50enne Giovanni Mormone, padre di Raffaele condannato per la strage della Lanterna Azzurra, a Corinaldo, in cui persero la vita 5 minorenni ed una mamma. 

E proprio dalla strage in discoteca - per la quale ci sono state condanne tra i 12 e i 10 anni di carcere - che prendono le mosse gli inquirenti riannodando i fili della rete di Di Puorto jr e della sua capacità di procurarsi armi. Le indagini, riferisce il Resto del Carlino, hanno messo in luce come Di Puorto potesse contare su una rete di contatti insospettabili anche per procurarsi armi da fuoco, continuando ‘il lavoro’ del padre, detenuto in regime di alta sorveglianza per portare avanti gli affari del clan.

Le indagini scattano a seguito di una banale lite tra il giovane figlio del boss e un altro ragazzo, Di Puorto lo aveva malmenato nel piazzale della chiesa a Castelfranco, durante il funerale di un altro componente della banda, morto poi nell’aprile 2019 in un incidente, poichè la vittima aveva appoggiato una lattina sulla sua auto. Dopo la lite Di Puorto aveva quindi interpellato gli altri destinatari del provvedimento cautelare – che da tempo si erano messi ’a disposizione’ del clan – affinché gli procurassero un’arma da utilizzare per risolvere la controversia e conducessero la vittima dinanzi al suo stesso aggressore.

"Devo trovare una pistola. Devo regolare i conti’ – aveva detto Di Puorto nel rivolgersi ai suoi ‘contatti fidati’ Giovanni Mormone, Spinelli e Cantiello. Per loro sono scattate le manette.

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