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Cronaca Villa Literno

Retata di San Valentino: solo 3 indagati rispondono alle domande del giudice

Chiarolanza, Potenza e Dell'Aquila parlano. Gli altri hanno scelto la via del silenzio

Fronte comune del ‘silenzio’, ad eccezione di tre indagati che hanno chiarito la propria posizione. E’ il risultato della lunga trance di interrogatori resi dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari Daniele Brunieri del Tribunale di Napoli Nord dai 36 indagati coinvolti nell'operazione “Piazza Pulita" coordinata dalla Procura di Napoli Nord e condotta dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe (residenti tra Villa Literno, Castel Volturno, Casal di Principe, San Cipriano D'Aversa, Carinola oltre che nel napoletano)  ritenuti responsabili a vario titolo e talvolta in concorso tra di loro di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Vincenzo Chiarolanza detto Ultimo, Giuseppe Potenza alias Mammachiatt' e Giovanni Dell'Aquila detto 'O ncacagl’ (assistiti dai loro legali Paolo Di Furia, Carlo Perrotta e Raffaele Quarto) hanno chiarito le proprie posizioni in merito ai reati loro contestati. C'è chi ha ammesso la detenzione di sostanze stupefacenti per uso di gruppo come Vincenzo Chiarolanza, chi ha spiegato il proprio ruolo perlopiù di autista come Giuseppe Potenza nelle varie 'trasferte' e chi, come Giovanni Dell’Aquila, ha negato gli addebiti rendendo spontanee dichiarazioni spiegando che per i fatti coevi era già sottoposto a misure restrittive.

I restanti indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni verranno depositate le istanze dei difensori presso il Tribunale delle Libertà partenopeo. Nel collegio difensivo sono stati impegnati  tra gli altri gli avvocati Marco Ucciero, Ferdinando Letizia, Mirella Baldascino, Tammaro Diana, Agostino D'Alterio, Pasquale Diana, Bernardo Diana, Sergio Iovane.

L’indagine, condotta tra il 2019 ed il 2021 dai militari della stazione di Villa Literno, ha consentito di raccogliere nei confronti degli indagati alcuni dei quali percettori del reddito di cittadinanza (ben 14) gravi indizi di colpevolezza circa i 300 episodi di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti anche a minori  nonché durante gli arresti domiciliari o ignorando la sorveglianza speciale. La droga veniva spacciata a Villa Literno perlopiù in piazza Guglielmo Marconi, nello zigzag ossia una traversa che collega via Roma con via Fiume, in prossimità della stazione ferroviaria oppure fuori le scuole di Castel Volturno ed Aversa.

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