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Cronaca Mondragone

Caporalato, restituiti 1,7 milioni di euro ad imprenditore

Il giudice ricalcola l'importo del profitto di reato

Ricalcolo dell'importo del profitto di reato, dissequestro delle somme e dei beni equivalenti nelle disponibilità della Società Sviluppo Agricolo Bianchino: restituito circa un milione e 700mila euro. È quanto stabilito dalla sezione del Riesame delle Misure Reali del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Giovanni Caparco, che ha accolto l'istanza presentata dal difensore di Gennaro Bianchino, l'avvocato Angelo Raucci.

Gennaro Bianchino, legale rappresentante della società a responsabilità limitata Sviluppo Agricolo Bianchino, era stato destinatario di misure cautelari personali e reali insieme ai fratelli Pasquale e Vincenzo Miraglia nonché Francesco Pagliaro, difesi dall'avvocato Giovanni Lavanga, poiché ritenuti responsabili di associazione a delinquere dedita allo sfruttamento del lavoro e dell'intermediazione illecita di manodopera, il cosiddetto caporalato.

Grazie ad una indagine congiunta tra i finanzieri della compagnia di Mondragone ed i carabinieri del reparto territoriale mondragonese si disvelò un sistema clientelare dedito allo sfruttamento della manodopera a basso costo, perlopiù estera e di sesso femminile, da impiegare nei campi dei comuni di Mondragone, Falciano del Massico, Castel Volturno, Grazzanise e Villa Literno. Un business di essere umani fruttato ai partecipanti del vincolo associativo un indebito del valore di circa 2 milioni di euro considerato dagli inquirenti l'importo del profitto del reato.

Si procedette quindi al sequestro preventivo delle ditte individuali dei fratelli Miraglia (misura reale che ancora permane) ed al sequestro delle somme di denaro e beni equivalenti nella disponibilità della Società Sviluppo Agricolo Bianchino per un totale di circa 2 milioni di euro. La difesa di Gennaro Bianchino però ha evidenziato che l'importo del profitto di reato fosse diverso. Ipotesi acclarata dalla sezione del Riesame del Tribunale sammaritano che ha disposto la restituzione a favore di Bianchino di circa 1 milione e 700 mila euro; sottoposto a vincolo rimane l'importo di soli 106.000 euro.

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