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Cronaca

Nel casertano nuovi contagi da "zona gialla" ma in pochi finiscono in ospedale

Il report settimanale della fondazione Gimbe evidenzia un'incidenza su 100mila abitanti di 119 con la soglia di 50

Preoccupa l'incidenza dei nuovi casi su 100mila abitanti ma resta bassa la percentuale di posti letto occupati sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari di degenza. E' questa la fotografia del casertano sull'emergenza pandemica che viene fuori dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana che va dal 24 al 30 novembre.

A livello nazionale si registra un aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente: 86.412 rispetto ai 69060 di 7 giorni fa. Aumentano anche i decessi da 437 a 498. Crescono anche i casi attualmente positivi (194.270 vs 154.510), le persone in isolamento domiciliare (188.360 vs 149.353), i ricoveri con sintomi (5.227 vs 4.597) e le terapie intensive (683 vs 560).

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In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi. Per la Campania l'aumento è del 18% rispetto alla settimana precedente con 296 attuali positivi su 100mila abitanti. L'incidenza dei nuovi casi su 100mila abitanti in provincia di Caserta per la settimana di riferimento è di 119 (la soglia della zona bianca è fissata a 50 ogni 100mila abitanti). In generale tutte le province campane superano la soglia: Napoli 134, Salerno 111, Avellino 91 e Benevento 75. 

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Fortunatamente i dati sull'occupazione dei posti letto fanno ben sperare e tengono lontana la Campania dalla zona gialla. Secondo i dati della Fondazione Gimbe i posti letto in area medica occupati a livello regionale si attestano al 9% mentre quelli in terapia intensiva al 4%. 

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