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Cronaca Parete

Il ras dei Bidognetti resta al carcere duro

La Cassazione ha respinto il ricorso di Di Maio contro la proroga sancita dal Ministero

Resta al carcere duro Francesco Di Maio, 52 anni affiliato al gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi. E' quanto ha deciso la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal 52enne contro il decreto ministeriale con cui è stato prorogato il regime del 41bis.

Ad avviso della Cassazione Di Maio è da considerarsi un "elemento di primo piano" del gruppo di Cicciotto e' mezzanotte e per questo motivo rappresenta un pericolo il suo inserimento al regime carcerario ordinario per la "capacità di mantenere i contatti con gli affiliati in libertà".

Il regime carcerario al 41 bis, ribadiscono i giudici del Palazzaccio, ha lo "scopo di evitare ogni possibile influenza del recluso sugli accadimenti esterni e ciò in rapporto ad una valida massima di esperienza - elevata a parametro normativo di conformazione del trattamento carcerario - che valorizza come dato fondante proprio la pregressa adesione del soggetto, con particolare intensità, ad un sistema di valori deviante, capace di alterare in profondità il sistema delle relazioni sociali in un dato territorio".

Pertanto il ricorso è stato dichiarato inammissibile con la condanna per Di Maio al pagamento di 3mila euro in favore della cassa delle ammende.

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