Omicidi in famiglia, il triste dato casertano: siamo secondi in Italia
A livello provinciale Terra di lavoro superata solo da Roma: il 67% delle vittime sono donne
Secondi in Italia per numero di omicidi in famiglia nel 2018. È il dato della provincia di Caserta che emerge dall’ultimo Rapporto Eures, che segnala con grande allarme come lo scorso anno un omicidio su due (il 49,5%) sia stato commesso in famiglia.
Delitti di questa 'tipologia' sono stati dal 2000 oltre 3.500 e la loro incidenza sul totale degli omicidi non è mai stata così alta come l'anno scorso, si legge nel Rapporto Eures: un dato che probabilmente è destinato ulteriormente a crescere nel 2019, visto che nei primi cinque mesi di quest'anno il loro numero è salito del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il 67% delle vittime è invece costituito da donne (109 su un totale di 163): l'83,4% delle 130 donne uccise in Italia l'anno passato ha trovato la morte per mano di un familiare o di un partner/ex partner. Nel 2018 le vittime degli omicidi familiari sono cresciute al Sud (+14%) e al Centro (+7,1%) e diminuite al Nord (-16): al Sud resta l'indice di rischio più alto (3,14 vittime per milione di residenti). Lombardia al primo posto per numero vittime a livello regionale
A livello regionale, la Lombardia, con 29 omicidi in famiglia nel 2018 (+11,5%) si colloca al primo posto per numero di vittime, davanti a Lazio (17), Campania (17), Sicilia (16) e Calabria (11). Tra le province è Roma a registrare il triste primato degli omicidi in famiglia nel 2018 (11) seguita appunto da Caserta (9), Monza e Brianza (8), Torino e Catania (7 in entrambi i territori).
A premere il grilletto ed in genera ad uccidere è un uomo nell'88,1% dei casi (92,9% considerando il totale degli omicidi volontari): la sua età media è passata da 43,9 anni nel 2000 a 51,5 nel 2018. All'interno dell'omicidio in ambito familiare è nella relazione di coppia (in corso o passata) che si consuma il maggior numero dei delitti: nel solo 2018 sono infatti 80 le vittime tra coniugi, ex coniugi o ex partner, pari al 49,1% degli omicidi in famiglia, costituite nel 91,3% dei casi da donne.
Altra emergenza segnalata nel Rapporto Eures riguarda la diffusione di armi da fuoco: l'incidenza (39,9%) delle vittime di omicidi in famiglia uccise con armi da fuoco nel 2018 risulta molto superiore alla media dell'intero periodo 2000-2018 (32,2%) e fa registrare un ulteriore aumento (+97%) rispetto all'anno precedente. Nel 64,6% dei casi in cui le vittime sono state uccise con armi da fuoco, l'assassino era in possesso di un regolare porto d’armi.