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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carinola

Intercettate telefonate dal carcere durante indagine sulle rapine: 13 indagati

Presa la banda di rapinatori: sono accusati di aver sparato contro una vittima

Stavano indagando per una serie di rapine compiute nell’hinterland di Napoli Nord, quando hanno scoperto che alcune telefonate intercettate avevano registrato le voci di detenuti rinchiusi in carcere. Così carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno preso due piccioni con una fava.

Tredici indagati: 3 in carcere

Questa mattina i militari della Compagnia di Casoria e della Stazione di Casavatore hanno dato esecuzione ad un'ordinanza cautelare emessa del G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone, tre delle quali destinatarie della custodia cautelare in carcere perché gravemente indiziate dei reati di rapina aggravata, lesioni personali gravi, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo. Altre dieci persone indagate sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di favoreggiamento personale ed indebito utilizzo di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

Rapine violente: automobilista sparato al gluteo

Le indagini dirette dalla Procura di Napoli Nord, sulla scorta delle denunce presentate dalle vittime, hanno consentito di identificare gli autori di quattro rapine: due rapine consumate a Casavatore e a Secondigliano (Napoli) in danno di due motociclisti ai quali, sotto la minaccia di una pistola, venivano sottratti i loro scooter; una tentata rapina commessa a Giugliano in Campania ai danni del conducente di un'autovettura che riportava gravi lesioni in seguito all'esplosione di un colpo di pistola al gluteo; una tentata rapina commessa a Casavatore ai danni del conducente di uno scooter che riportava, anch'egli, lesioni gravi in seguito all'esplosione di un colpo di pistola alla gamba. Il motociclo utilizzato per la prima rapina, commessa a Casavatore, veniva fornito ai rapinatori da un altro soggetto resosi responsabile del reato di favoreggiamento, rendendo false dichiarazioni alla polizia giudiziaria.

Detenuti intercettati al telefono

Le investigazioni ono state condotte con l'ausilio delle immagini delle telecamere di sorveglianza, acquisite per ciascuno dei fatti criminosi, nonché con ispezioni, perquisizioni locali e personali, sequestri probatori, indagini balistiche sui bossoli rivenuti sulla scena del delitto, accertamenti informatici su un telefono cellulare in uso ad uno degli indagati, localizzazioni con celle di telefonia mobile, tabulati ed intercettazioni telefoniche che hanno consentito altresì di identificare nove detenuti, di cui otto presso la Casa circondariale di Napoli "Salvia Poggioreale" ed uno presso la Casa di reclusione di massima sicurezza di Carinola che facevano uso di telefono cellulari per comunicare all’esterno del carcere con parenti, familiari e conoscenti.

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