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Cronaca San Cipriano d'Aversa

"Mi hanno imbavagliata e derubata"

Testimonianza shock di una donna nel processo a tre rapinatori

Sono sfilate dinanzi al giudice alcune delle vittime della banda di rapinatori che ha seminato il panico tra gli allevatori bufalini e cittadini dell'agro aversano e di altre aree del territorio casertano.

Alla sbarra al processo che si sta celebrando al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono finiti Rustem Llesci, 34enne albanese; Paolo Martino, 45enne di San Cipriano d'Aversa e Ervis Murra, 29enne albanese. In aula sono stati escussi alcuni testi tra cui un'anziana di Villa di Briano, Colomba S., che ha raccontato l'episodio di una rapina subita in casa.

La banda, secondo quanto ha riferito la donna, avrebbe atteso che la vittima aprisse il portone di casa per gettare la spazzatura come faceva "ogni mattina verso le 5". L'azione fu fulminea. La donna fu imbavagliata "con un asciugamano che mi tappava la bocca in modo che non potessi gridare - ha raccontato - Poi entrarono dentro e mi derubarono". Uno dei banditi restò con lei. "Era alto - ricorda - E parlava con un accento delle nostre parti". L'altro entrò in casa "era biondo ed aveva un naso particolare".

Successivamente è stata la volta di un dipendente di un'azienda bufalina di Falciano del Massico e di un altro allevatore che hanno spiegato le modalità delle rapine di mezzi agricoli cui sarebbe seguita la richiesta del pagamento di denaro per la restituzione, il classico cavallo di ritorno. Escussi i testi il giudice ha rinviato il processo alla fine di febbraio. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Paolo Caterino e Della Corte.

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