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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Rapine nei negozi, spaccio e prostituzione: altri 8 indagati nell'inchiesta | I NOMI

L'indagine ha smantellato una organizzazione che operava in diversi comuni

Una banda che riusciva a muoversi su diverse zone e in ambiti diversi, dallo sfruttamento della prostituzione allo spaccio, dalle estorsioni alle rapine. È quella sgominata dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, in una inchiesta coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere.

Sono finiti in carcere Gabriele Consolazio, 33enne di Santa Maria Capua Vetere, e Antonio Thaci, 41enne, albanese. Misura di arresti domiciliari invece per la 32enne Valeria Iandolo e il 35enne Palmerino Tagliaferri, entrambi di Santa Maria Capua Vetere. Per la 43enne di Napoli Nunzia De Bernardo è stato disposto invece l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Sono poi indagati a piede libero Michele Amore, 31 anni di Sant’Antimo; Alfredo Cecere, 32 anni di Santa Maria Capua Vetere; Mario Iavanore, 33 anni di Teverola; Biagio Pasquariello, 29 anni di Caserta; Beniamino Polidoro, di Santa Maria Capua Vetere; Paolo Tescione, 41 anni di Santa Maria Capua Vetere; Marco Viciglione, 32 anni di Marcianise; Nicola Viciglione, 34 anni di Marcianise.

LE RAPINE – Gli arrestati sono gravemente indiziati per quattro rapine in esercizi commerciali di Santa Maria Capua Vetere, aggravate dall'uso di un'arma e compiute da alcuni degli indagati al fine di procurarsi denaro da impiegare per l'acquisto di sostanze stupefacenti.

ESTORSIONI SUL WEB - La banda ha poi commesso estorsioni nei confronti di uomini, previamente adescati attraverso truffaldini annunci pubblicati su internet, con relativa offerta di prestazioni sessuali dietro corrispettivo. In tali casi, a fronte del tentativo di alcune delle vittime di recuperare il denaro consegnato, gli indagati minacciavano di ritorsioni finalizzate a farli desistere dalla pretesa restitutoria.

LO SPACCIO DI DROGA - Numerosi gli episodi di cessione di sostanze stupefacenti in favore di giovani acquirenti, residenti in diversi comuni del casertano e del napoletano.

SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE - Gli indagati avevano inoltre messo in piedi un'attività di sfruttamento della prostituzione di alcune ragazze lungo viale Carlo III a San Nicola La Strada, perpetrata da uno degli indagati, resosi altresì responsabile di una condotta estorsiva posta in essere ai danni di un transessuale, minacciato e costretto a consegnare del denaro in cambio della possibilità di esercitare l'attività di meretricio nella suddetta località.

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