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Cronaca Castel Volturno

Rapina dopo il pestaggio: condannato 31enne

I giudici escludono l'aggravante mafiosa

Tre anni e 6 mesi di reclusione. È stata questa la condanna pronunciata dal collegio dalla Seconda Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere - presieduto dal giudice Antonio Riccio con a latere i giudici Alessandra Cesare e Francesca Auriemma - nei confronti di E.G., 31enne nigeriano, coinvolto in una aggressione e rapina avvenute presso il Centro Fernandez di Castel Volturno il 22 maggio 2022 ai danni di F.F., suo connazionale, presumibilmente in nome e per conto della consorteria criminale nigeriana Eye.

Il Sostituto Procuratore della Dda di Napoli Vincenzo Ranieri nella sua requisitoria ha richiesto una pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione per il 31enne nigeriano, assistito dall'avvocato Angelo Librace. È stata esclusa l'aggravante dell'associazione di stampo mafioso. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti la  vittima si trovava in compagnia di un suo amico e connazionale quando tre persone - tra cui l'imputato E G. - a bordo di una Volkswagen Golf di colore scuro avvicinando F.F. ed il suo amico hanno iniziato a percuotere la vittima F. F. con calci e pugni rubandogli uno zaino con all'interno un telefono cellulare e 30 euro in contanti. Mentre avveniva il pestaggio i tre hanno dichiarato la loro appartenenza al gruppo mafioso nigeriano 'Eye'. Dei tre aggressori nell'immediatezza dei fatti venne identificato solo l'imputato E.G. e tratto in arresto dai carabinieri del reparto territoriale di Mondragone qualche mese dopo l'accaduto.

Le due vittime nell'immediatezza dei fatti da una cabina telefonica chiamarono i carabinieri e si recarono in caserma per la denuncia dopo che F.F. venne trasportato presso il nosocomio castellano. In denuncia la vittima affermò che il pestaggio venne rivendicato dal gruppo  mafioso nigeriano 'Eye' e tra i partecipanti c'era l'imputato. Avviate le indagini ed inviati gli atti presso la Dda partenopea E.G. venne tratto in arresto con l'accusa di rapina, lesioni personali ed associazione a delinquere.

Nella precedente udienza dalle dichiarazioni rese dall'amico della vittima al pm della Dda Ranieri non è emerso l'enunciato legame con il gruppo mafioso Eye anche se il riconoscimento dell'imputato come partecipe all'aggressione e alla rapina è stato ribadito con lucidità.

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