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Cronaca Aversa

Rapina in gioielleria, lo sfogo del titolare: "Mi hanno distrutto una carriera"

Marotta a Casertanews: "Avevo chiesto più controlli ma mi hanno abbandonato". La banda armata aveva l'accento campano

"Mi sono sentito abbandonato. Carabinieri e vigili del fuoco non mi hanno tutelato". E' l'amaro sfogo di Gabriele Marotta, il titolare della gioielleria di via Roma ad Aversa teatro di una rapina in pieno giorno con i banditi che sono spuntati fuori da un buco nel pavimento.

Marotta ha raccontato i "10 minuti con cui hanno distrutto 40 anni di carriera". Mercoledì mattina, intorno alle 10, quattro malviventi sono sbucati da un foro praticato nel pavimento dell'attività commerciale. Armati di pistole hanno minacciato il titolare, Gabriele Marotta, che era in negozio con un cliente ed un commerciante della strada. Hanno legato loro le mani e li hanno condotti in bagno. Uno dei rapinatori li teneva sotto tiro con la pistola: "Non vi preoccupate, tra poco finisce tutto", ripeteva loro con un marcato accento napoletano, o comunque campano. Gli altri tre nel frattempo hanno fatto razzia di tutto quanto era presente in negozio: soldi e gioielli. Il danno economico non è stato ancora quantificato dal titolare. Poi i banditi si sono calati nuovamente nel buco e sono scappati.

A lanciare l'allarme è stato il figlio del commerciante che si era collegato con le telecamere del negozio scoprendo così quanto stava accadendo. "Da tempo mi stavano prendendo di mira - ha spiegato Marotta a Casertanews - La prima denuncia l'ho fatta il 24 giugno ai carabinieri in quanto ho notato alcune persone a bordo di biciclette elettriche con la mascherina ed i berretti a tarda sera fuori il muo negozio. Poi è scattato l'allarme alle 6 di mattina così sono corso in negozio e anche in quella circostanza ho notato la stessa cosa: una persona a bordo di una bicicletta elettrica. Cosa ci faceva all'alba fuori al negozio?". 

E queste circostanza Marotta le avrebbe raccontate nella sua denuncia. Nei giorni scorsi c'è stato un sopralluogo ma "i vigili del fuoco hanno detto che non potevano accedere alle condotte fognarie sotto la mia attività per la presenza di detriti", dichiara ancora il commerciante 63enne. "Quella di ieri era una scena che avevo già immaginato - rivela Marotta - Avevo chiesto più controlli in quanto sapevo che sarebbero entrati quando l'attività era aperta e non di notte, quando sono attivi tutti i sistemi di sicurezza. Non mi hanno ascoltato".

Il gioielliere ha poi evidenziato: "tutta la mia famiglia ora è sotto shock ma quello che è successo mi deve fornire la forza per tutelare tutti i miei colleghi e commercianti, nessuno merita di provare ciò che ieri mi è capitato". Marotta poi sottolineato la vicinanza del sindaco Alfonso Golia e della polizia municipale oltre che della vigilanza privata: "Hanno fatto tutto quanto hanno potuto", conclude.


 

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