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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Rapina in farmacia, 'latitante' beccato nel casertano

Non era scattato l'arresto in precedenza perché era all'estero: bloccato appena è rientrato in Italia

Sale a cinque il numero delle persone colpite da misure cautelari per la rapina alla Farmacia Salus di Follonica, messa a segno nel gennaio scorso. Il quinto uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere in collaborazione con i colleghi del comando grossetano. Il 14 ottobre i carabinieri avevano eseguito quattro misure di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Grosseto si richiesta della Procura maremmana, nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti dagli investigatori i responsabili della rapina a mano armata ai danni della Farmacia Salus. I carabinieri del Comando provinciale di Grosseto erano risaliti ai cinque, tutti del napoletano e di età fra i 30 e i 40 anni. Soltanto quattro di essi però, erano stati assicurati alla giustizia: tre erano finiti in manette due settimane fa mentre un quarto era stato raggiunto da obbligo di dimora nel Comune di Napoli.

Non era stato possibile arrestare il quinto rapinatore perché all’estero per motivi di lavoro. I carabinieri lo hanno monitorato fino al suo rientro in Italia quando anche per lui è scattato l’arresto. Ai cinque i carabinieri sono arrivati dopo nove mesi di indagini durante le quali hanno ricostruito minuziosamente la dinamica dei fatti e i ruoli da essi svolti. I militari sono riusciti ad individuare il basista, residente a Gavorrano, l’organizzatore del colpo e gli esecutori materiali, arrivati direttamente da Napoli. Uno di essi durante la rapina aveva l’obbligo di presentarsi ai carabinieri per un reato commesso in precedenza. Un obbligo di firma cui è riuscito a sottrarsi presentando un certificato medico di 4 giorni che gli ha permesso di prepararsi alla trasferta per mettere a segno la rapina.

Nel gennaio scorso i rapinatori, con il volto coperto, avevano fatto irruzione nella farmacia e, sotto la minaccia di pistole, si erano fatti consegnare 1400 euro. Quindi la fuga con un’auto rubata poco prima che i carabinieri troveranno abbandonata poco dopo con il motore ancora acceso. Le indagini porteranno i carabinieri a dare un nome ai rapinatori e quindi alle cinque misure cautelari a loro carico. Hanno tutti numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Le indagini hanno evidenziato il ruolo del basista, un uomo da anni residente a Gavorrano, che aveva selezionato l’obiettivo da colpire, forse pensando che in piena emergenza sanitaria da Covid, potesse esserci in cassa un importo ingente. Basista ed organizzatore della rapina già si conoscevano secondo i carabinieri. E sarà proprio l’organizzatore del colpo ad ingaggiare il resto della squadra nel napoletano.

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