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Cronaca Teverola

Raid incendiario nell'azienda: l'ombra del racket dietro l'attentato | LE FOTO

Proseguono le indagini dei carabinieri dopo l'avvertimento esplosivo. Non si esclude la pista camorristica

Proseguono le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa per far luce sul raid incendiario subito da un imprenditore a Teverola

Era circa l'1 di notte quando un boato ha squarciato il silenzio. Un ordigno è stato fatto esplodere presso gli uffici dell'azienda, in via Appia, vicino ai Regi Lagni. Sul posto si è immediatamente portata la vigilanza privata. Poi la polizia (intervenuta in un primo momento) ed i vigili del fuoco, il cui intervento repentino ha evitato che le fiamme si propagassero all'intero locale. 

Raid ai danni di un imprenditore a Teverola

Nella giornata di oggi l'imprenditore, titolare di un'impresa concessionaria del servizio di pubblica illuminazione, si è recato dai carabinieri per denunciare quanto accaduto. Al meomento le sue dichiarazioni restano top secret ma da quanto trapela gli investigatori non vogliono tralasciare nulla. Si battono tutte le piste possibili e non è escluso che il raid sia un avvertimento ad opera della criminalità organizzata. L'unica cosa certa è che si tratta di un incendio doloso. Nei mesi scorsi lo stesso imprenditore è stato vittima di un altro attentato, alla cappella di famiglia al cimitero.

Da chiarire anche l'esplosivo che ha fatto da innesco, se si tratta di un ordigno rudimentale o di una molotov. Indagini sono in corso anche ad opera degli artificieri che stanno collaborando nei rilievi tecnici. 

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