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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Il cugino dell'ex assessore "si pente" e fa arrestare un tecnico del Comune

La Finanza effettua 14 perquisizioni a carico di "nuovi soggetti" coinvolti nell'inchiesta The Queeen

I Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del locale Tribunale di Napoli. 

Il destinatario del provvedimento è l’ingegnere Letizio Napoletano, responsabile dell’Ufficio Tecnico Lavori pubblici del Comune di Cerreto Sannita (in provincia di Benevento), accusato di corruzione e di turbata libertà degli incanti in relazione all’appalto per i lavori di restauro della locale Torre Civica Medievale, nell’ambito del quale lo stesso ha rivestito la carica di Presidente della Commissione di gara. 

L’attività odierna rappresenta una costola della “Operazione The Queen” nel cui contesto erano state rilevate numerose irregolarità afferenti a svariate gare di appalto, di committenza pubblica, gestite da Enti Pubblici delle Province di Napoli, Caserta e Benevento, facendo emergere la sistematica operatività di “colletti bianchi” in grado di incidere in maniera determinante sull’aggiudicazione di dette gare di appalto, in favore di imprese “predesignate”, alcune delle quali riconducibili a soggetti vicini alla criminalità organizzata.

In tale ambito, venivano riscontrate, tra le altre, irregolarità afferenti alla predetta procedura a evidenza pubblica, con particolare riferimento all’illecita aggiudicazione della stessa, a favore della “Bretto Opere Stradali Srl”, ottenuta attraverso condotte corruttive di pubblici ufficiali della stazione appaltante rimasti ignoti. Gli ulteriori specifici accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, con riguardo a tale affidamento - volti peraltro a riscontrare le dichiarazioni auto ed etero accusatorie di uno dei principali indagati (Antonio Sommese, nipote dell’ex assessore alla Regione Campania Pasquale Sommese) il quale attinto da misura cautelare degli arresti in carcere ha deciso di fornire un contributo alla giustizia - hanno consentito di disvelare le ipotesi delittuose oggetto della misura restrittiva eseguita nei confronti di Napoletano. 

Inoltre, nel corso degli accertamenti sono state riscontrate gravi anomalie anche nella fase di esecuzione dei lavori; in tale contesto, tra le altre cose, è stato posto sotto la lente di ingrandimento il conferimento di incarico di “controllo e assistenza tecnico-scientifica agli scavi” ad opera dell’ingegnere Napoletano nei confronti di un archeologo, in violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità della Pubblica Amministrazione. Contestualmente all’esecuzione della ordinanza di custodia cautelare lo stesso Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito 14 perquisizioni delegate dall’autorità giudiziaria inquirente nei confronti di tutti i “nuovi” soggetti coinvolti, a vario titolo, nella vicenda.

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