Nessuno capisce il dialetto casertano, processo per violenza sessuale fermo
L'incredibile problema per i giudici del tribunale di Belluno: impossibile comprendere le 26 ore di insulti registrate
Tre mesi senza riuscire a trovare un “interprete” del dialetto casertano. È il problema che si sono trovati ad affrontare i giudici del Tribunale collegiale di Belluno, alle prese con un processo per violenza sessuale e maltrattamenti alla compagna da parte del marito, un casertano residente a Belluno.
Come riporta infatti ‘Il gazzettino online’, ii processo è bloccato da mesi per la difficoltà nel rintracciare un “interprete” che possa trascrivere le circa 26 ore di registrazioni contenenti insulti, parolacce e altre espressioni idiomatiche in casertano stretto, tutte indirizzate alla compagna dall’imputato, un casertano di 37 anni.
Uno spiraglio, riferisce il quotidiano veneto, si è aperto nella giornata di mercoledì. Al comando dei carabinieri di Belluno è infatti arrivato un appuntato di Caserta, portato subito aula. Qui il militare ha giurato di fronte ai giudici e ha chiesto 90 giorni di tempo per tradurre le registrazioni che potranno dare una decisiva svolta al processo.