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Cronaca

Verifiche false sugli appalti dell'ospedale di Caserta, chiesto il processo per 29 indagati

La difesa eccepisce l'inutilizzabilità delle intercettazioni. Rischiano il rinvio a giudizio imprenditori, medici e dipendenti dell'azienda ospedaliera

Stralciata la posizione di sei imputati e richiesta di rinvio a giudizio per altri 29: è l’esito dell’udienza preliminare svolta questa mattina davanti al gup Dello Stritto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per imprenditori, personale medico e sanitario, oltre che amministrativo dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta finiti al centro di un’inchiesta che aveva coinvolto l’ex direttore sanitario Carmine Iovine

Il gup ha accolto la richiesta di nullità avanzata dagli avvocati Gennaro Iannotti, Giuseppe Stellato, Tania Palmieri, Giuseppe Toraldo e Dario Pepe, per la omessa notifica del provvedimento di chiusura delle indagini con restituzione degli atti al pubblico ministero per sei imputati. Il pubblico ministero Condello ha invece avanzato la richiesta di processo per altri 29 imputati. Le difese hanno eccepito anche l’inutilizzabilità delle intercettazioni che provengono da un’indagine per associazione camorristica e che non potrebbero essere utilizzate per questi reati. 

L’inchiesta, secondo quanto ricostruito dall’accusa, ha permesso di svelare falsi attestati di verifica che sarebbero stati effettuati almeno a partire dal 2008 e fino al 2015 per i servizi di pulizia, lavanderia, gestione dell’obitorio oltre che alcune turbative d’asta relativamente ad appalti “pesanti” dell’azienda ospedaliera di Caserta. Fatti che sono stati verificati durante il periodo in cui l’ospedale del Capoluogo è stato sottoposto a commissariamento per infiltrazione camorristica.

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