Giallo sul contratto al "supertestimone": il giudice convoca il titolare della ditta dei rifiuti

Si tinge di giallo il processo per la cattiva gestione della cosa pubblica a San Felice a Cancello che vede alla sbarra, tra gli altri, l'ex sindaco Pasquale De Lucia.

Il caso è stato generato da un doppio documento da parte di Franco Borrozzino, 42enne di Bellona e legale rappresentante della Ecologica Impianti (società che ha gestito per un periodo la raccolta dei rifiuti proprio a San Felice a Cancello), che nega e conferma al tempo stesso la propria firma su alcuni documenti.

In particolare, secondo quanto riportato in un documento prodotto in aula dall'avvocato Pasquale Vigliotti, difensore proprio di Pasquale De Lucia, Borrozzino avrebbe ritenuto apocrifa la firma sottoposta sotto alcuni documenti tra cui quello con il quale si conferiva incarico di prestazione "altamente professionale" al supertestimone del processo Antonio Scialdone, oltre a non riconoscere come proprie le sigle riportate in una richiesta di cambio dell'Iban per l'accreditamento dei pagamenti per il lavoro svolto a San Felice a Cancello, pagamenti che sarebbero dovuti avvenire su un "conto corrente mai in uso alla Ecologica Impianti", secondo quanto si legge dalla dichiarazione sottoscritta dallo stesso Borrozzino e dai suoi legali, e la firma su una richiesta, sempre al Comune sanfeliciano, per l'accreditamento di 46mila euro.

Stamattina si è assistito al colpo di scena. Il pubblico ministero Gerardina Cozzolino ha prodotto un altro atto che smentisce il precedente: Borrozzino riconosce quelle firme come proprie.

Alla luce di una così evidente discordanza il collegio presieduto dal giudice Carotenuto ha disposto la convocazione di Borrozzino che dovrà riferire in tribunale se quelle firme sono sue oppure no.