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Cronaca Villa Literno

Truffa e corruzione, processo a sindaci si apre con 'rinvio'

Si attendono le motivazioni del Riesame sulle intercettazioni inutilizzabili

Tutto rimandato a fine settembre. Il gup Maria Gabriella Iagulli, del tribunale di Napoli Nord, ha accolto l'istanza delle difese e differito la decisione sull'eventuale rinvio a giudizio di 22 persone, tra cui i sindaci di Villa Literno e Lusciano, Nicola Tamburrino e Nicola Esposito

Il motivo del rinvio è legato alle motivazioni, non ancora depositate, con cui il Riesame ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per Tamburrino. Il Tribunale della Libertà, decidendo nel merito dopo un rinvio dalla Corte di Cassazione, aveva dichiarato parte delle intercettazioni "inutilizzabili", con la conseguente decadenza (a questo punto molto probabile) di alcune imputazioni. Si attenderà, dunque, settembre per fare il punto sulla situazione e decidere sull'eventuale giudizio. 

Con Tamburrino ed Esposito rischiano il processo anche gli imprenditori Salvatore e Francesco Nicchiniello di Villa Literno, il dirigente Giuseppe D’Ausilio di Villa Literno, Nicola Grimaldi di Lusciano, Anastasia Russo di Casalnuovo, Eduardo Cotugno di Aversa, Gioacchino Gabriele di Lusciano, Luigi Santagata di Aversa, Antonio Buonanno di Sant’Antimo; Ettore Bruno di Aversa, Pasquale Migliaccio di Aversa, Antonio Onofrio di Faicchio, Vincenzo Sposito di Maddaloni; Marianna Vanacore, 39 anni di Casaluce; Vincenzo Vitone di Villa LIterno,  Angelo Aversano di Villa Literno, Vincenzo Sagliocchi di Villa Literno, Alfonso Bonavolontà 64 anni di Villa Literno; Amalia Pedana di Villa Literno. Le accuse, a vario titolo, vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche alla turbata libertà degli incanti, passando per la frode nell’esecuzione dei contratti, al falso in atto pubblico, alla concussione ed all’abuso d’ufficio. 

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire l’accordo per la realizzazione di un centro ricettivo-turistico in via delle Dune a Villa Literno in cambio di soldi ed appoggio elettorale alle amministrative a favore di Tamburrino. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli Nord, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori, promesse di soldi al dirigente (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico a Villa Literno richiesto dalla società ‘CGN ‘intestata formalmente alla moglie di Franco Nicchiniello ma gestita, di fatto, da quest’ultimo insieme al figlio Salvatore.

Le indagini si sono allargate anche al finanziamento della Regione Campania con fondi europei per la realizzazione dell’appalto di ‘Adeguamento e completamento della rete fognaria - 1 Stralcio funzionale del Comune di Lusciano’. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Mario Griffo, Giuseppe Stellato, Raffaele Costanzo, Giovanni Cantelli, Gabriele Piatto, Franco Liguori.

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